Strage Barcellona: giudice aveva annullato l’espulsione dell’imam jihadista

Un giudice spagnolo aveva annullato nel 2015 l’ordine di espulsione emesso nei confronti dell’imam di Ripoll Abdelaqui Es Satty, il capo della cellula terrorista della Rambla, ritenendo che non rappresentasse un pericolo per la sicurezza pubblica. Lo riferisce El Mundo. Es Satty doveva essere espulso all’uscita dal carcere di Castellon dove aveva scontato una condanna a 4 anni per traffico di droga, ma il giudice aveva accolto il suo ricorso.

Errori e sviste, cresce la tensione – Sulla scia della mancata espulsione dell’imam, in Spagna crescono le polemiche sugli errori dell’inchieste e sulle misure non prese per prevenire gli attentati. A puntare il dito sono i sindacati della Guardia Civil e della polizia nazionale, secondo cui le forze di sicurezza nazionali sono state tagliate fuori dall’inchiesta per dare al mondo “l’immagine di uno stato catalano autosufficiente”.

Gli errori della polizia catalana sull’esplosione di Alcanar – I due sindacati, Augc e Sup, citano in particolare le falle nelle indagini sull’esplosione del covo dei terroristi ad Alcanar, considerata in un primo tempo dalla polizia catalana come dovuta a fuga di gas. Gli inquirenti locali non avevano fatto ricorso alla polizia nazionale e alla Guardia Civil, con maggiore esperienza, affermano. Secondo i due sindacati, che parlano di “blocco informativo” da parte della polizia catalana – “se si fosse indagato bene su questa prima esplosione si sarebbe giunti alla conclusione che un attacco terroristico era in preparazione: questo lo sapevano anche i terroristi”, che quindi accelerarono i tempi.

I sindacati criticano anche il fatto che la polizia catalana non sapesse che l’imam di Ripoll, poi risultato il capo della cellula, “fosse stato il discepolo di uno dei principali detenuti nell’operazione Chacal della polizia nazionale del 2007 contro il terrorismo jihadista”.

“La debolezza delle istituzioni e dei responsabili politici del nostro paese – affermano – ha fatto sì che l’esperienza e la struttura a livello nazionale presenti nella polizia zazionale e nella Guardia Civil nell’ambito della lotta antiterrorista siano state emarginate in forma dolosa dall’inchiesta con un unico obiettivo: trasmettere all’estero l’immagine di uno stato catalano autosufficiente”.  tgcom24.mediaset.it

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