“Hotel cerca una cameriera e non si presenta nessuno”, ma è una bufala

Parla del caso della cameriera scomparsa la rubrica quotidiana Il Caffé che tiene Massimo Gramellini sul Corriere della Sera. Quella del 15 luglio cita un bizzarro fatto di cronaca. Scrive Gramellini: “Il signor Claudio Ortichi, albergatore di Castel San Pietro in provincia di Bologna, si era messo in testa di assumere una cameriera italiana. L’unico requisito era che sapesse parlicchiare un po’ di inglese. Suggestionato dalle statistiche sulla disoccupazione giovanile, si preparava a fronteggiare frotte di aspiranti, come nei concorsi per uno strapuntino da infermiera. Invece ha rimediato deserti sconfinati di silenzio, interrotti da qualche timidissima avance”. Uno articolo veloce e ironico sull’Italia dei senza lavoro che però non rispondono alle offerte di lavoro. Con conclusione: “L’entrata dell’hotel fronteggia quella di un istituto alberghiero a cui risultano iscritti novecento studenti. Bisognosi, si presume, di esperienze pratiche. E soltanto un Paese squinternato come il nostro poteva allestire un sistema scolastico che non riesce a fare attraversare la strada neanche a uno di loro“. E’ andata così? Non proprio, a svelarlo nel suo blog è stato Alessandro Giglioli, de L’Espresso.

Prima verificare, poi commentare

La notizia dell’albergatore Ortichi che cercava una cameriera con urgenza, senza trovarla, l’aveva data per primo il quotidiano Il Resto del Carlino. Poi il commento di Gramellini. Ma Giglioli precisa: “Letto l’articolo di Gramellini, non ho resistito e ho fatto una telefonata a questo signor Ortichi, persona simpatica e gradevolissima, per capire com’erano andate le cose. E, diciamo, le cose sono andate un po’ diversamente dalla narrazione. Il signor Ortichi non ha mai – mai – messo un annuncio su un sito o su un giornale per cercare una cameriera. Si è limitato, il 31 maggio scorso, a scrivere un post sulla sua bacheca Facebook, in cui ha 1262 amici. Tra un post sulla Juve e uno contro i maltrattamenti animali, aveva scritto tre righe per dire che cercava una cameriera che sapesse un paio di lingue. Nessun accenno al tipo di assunzione, nessun accenno alla paga, soprattutto nessun numero di telefono o mail a cui rivolgersi”.

Tutto inventato? Non esattamente, il problema è un altro, prosegue Giglioli: “Qualche settimana dopo, chiacchierando con un amico giornalista locale, Ortichi ha raccontato questa cosa. L’amico giornalista ci ha fatto un pezzo sul Carlino (titolo: “Hotel cerca una cameriera, ma non si presenta nessuno”) arricchito da qualche commento sociologico: “Difficile trovare un posto di lavoro? Più difficile trovare un dipendente”, (…) “ci sarà anche la crisi di posti di lavoro tanto sbandierata in questi anni, ma evidentemente c’è anche chi la crisi non la sente”, (…) “forse tutte le potenziali interessate sono al mare o in piscina” etc).

Qualche giorno dopo Gramellini ha letto il pezzo sul resto del Carlino, non si è penato di telefonare a Ortichi per chiedere come stavano le cose (me l’ha detto lui stesso, Ortichi) e ci ha fatto direttamente un pezzo in prima pagina del Corriere riassumendo quello del collega locale e aggiungendo di suo che per trovare una cameriera “l’albergatore le ha provate tutte”, mentre non aveva messo neppure un annuncio se non sulla sua bacheca Facebook”. C’erano una volta i fatti, poi sono arrivati gli opinionisti a go go.

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