Vaticano, droga e festini gay: fermato un monsignore

Il segretario di un importante cardinale sarebbe stato colto in flagrante dalla Gendarmeria del Vaticano durante un festino gay a base di droga all’interno di un appartamento nel Palazzo dell’ex Sant’Uffizio.

Lo rivela Il Fatto Quotidiano, secondo cui il monsignore è stato prima ricoverato per un periodo nella clinica romana Pio IX per disintossicarsi dalle sostanze stupefacenti e poi è stato inviato in un convento in Italia per un periodo di ritiro spirituale, dove si trova tutt’ora. Bocce cucite in Vaticano, ma trapelano rivelazioni di lamentele ” per un continuo via vai dal portone di ingresso, la sera, di persone che erano abituali frequentatori del monsignore fermato”.

Scrive Il Fatto:

All’interno dei sacri palazzi spiegano che l’appartamento dove si consumavano i festini a luci rosse a base di droga non doveva essere assegnato al segretario di un capo dicastero. Si tratta, infatti, di un’abitazione riservata ai superiori: prefetti, presidenti o segretari della Curia romana e non semplici monsignori. Così come aveva destato diversi malumori che il presule in questione avesse una macchina lussuosa con la targa della Santa Sede. Anche questo è un privilegio riservato ad alti prelati. Evidentemente, come emerso anche da alcune ricostruzioni fatte in Vaticano, era proprio questo veicolo che consentiva al suo proprietario di trasportare la droga senza essere mai fermato dalla polizia italiana.

E papa Francesco? “Si racconta di un Papa a dir poco infuriato quando, dopo che era arrivata la soffiata ed era stata decisa l’operazione della Gendarmeria, ha saputo che il monsignore era stato beccato sul fatto”, scrive il quotidiano.

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3 thoughts on “Vaticano, droga e festini gay: fermato un monsignore

  1. *Alle decadenze delle civiltà, nelle fasi finali, appaiono sempre falsi profeti, personaggi che incitano i popoli al suicidio collettivo: Bergoglio assieme ai democristiani del PD appartengono a questi personaggi. Pastori che portano il gregge cristiano al macello HALAL islamico. Con misericordia e metodo però!

  2. *Il lunedì 26 giugno 2017 LA APPENDINO AGLI ISLAMICI: voi pagate il prezzo più alto per la paura del diverso! Questa signora non ha capito un cazzo! Per loro siamo noi i diversi!
    L’ipocrisia di un sindaco di una città che si inchina ad una setta non lo avevo mai visto nemmeno nel medioevo! Ma come si fa? Quali sono le motivazioni per tutto sto schifo? Perché una nazione si deve inchinare a della gente che reputa l’85% della popolazione mondiale, INFEDELE e per questo meritevoli della morte più atroce!

  3. *Un giorno un musulmano disse: perché resistete alle leggi divine dell’islam, noi siamo la soluzione a tutti i vostri problemi, con la sharia e le leggi coraniche l’ordine e la legge regneranno sovrane, saremo noi a pensare al buon governo e all’eliminazione dei ladri e dei delinquenti nell’occidente, lasciatevi governare, e rieducare all’ordine e all’eliminazione dell’idolatria occidentale e cristiana.
    VUOI VEDERE CHE AVEVA RAGIONE LUI?

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