Ong tedesca spadroneggia in acque libiche, Guardia costiera reagisce

“I membri di un motoscafo libico hanno sparato contro diverse barche sovraffollate di migranti, colpendole”. Lo denuncia in un post sulla sua pagina Facebook l’ong Jugend Rettet, riportando la testimonianza di Jonas, capitano di Iuventa, la nave utilizzata nei soccorsi nel Mediterraneo dall’organizzazione tedesca. La Ong si trovava in acque libiche

Nel post sulla pagina social viene riportata anche una foto nella quale “sulla destra del gommone si può vedere un uomo armato”. Secondo la testimonianza del capitano della Iuventa, un motoscafo libico avrebbe sparato una serie di colpi durante uno dei cosiddetti “salvataggi“.

“Due dei barconi sono stati riportati in Libia dall’equipaggio del motoscafo. Non sappiamo dire se ci siano stati morti o quanti possano essere, dovevamo fare attenzione a non essere colpiti anche noi dai proiettili”, aggiunge. “Siamo senza parole di fronte a questa violenza”.

Sempre su Facebook, in un post precedente Jugend Rettet aveva riportato “testimonianze di diversi colpi d’arma da fuoco” nel corso dell’operazione di salvataggio di ieri. “Sono stati sparati da una nave con le insegne della Guardia Costiera libica e apparentemente erano indirizzati alle persone sui barconi.

Ieri la nave Iuventa di Jugend Rettet e le navi Vos Hestia dell’ong Save the children e Aquarius dell’ong SOS Mediterranée hanno prelevato circa 1000 clandestini che si trovavano in aque libiche, a bordo di sei gommoni e due barchini, in otto distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa di Roma della Guardia Costiera. (con fonte ANSAmed).

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