ROMA, 12 APR – Una legge di iniziativa popolare per superare l’attuale normativa italiana in materia di immigrazione, abolendo il reato di clandestinità e favorendo accoglienza, diritti, lavoro e inclusione sociale. L’iniziativa è stata presentata in un conferenza stampa al Senato con la campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” e vede tra i promotori decine di associazioni per i diritti degli stranieri, Ong e circa 60 sindaci.
La proposta ha l’obiettivo di riformare la legge in vigore del 2002 denominata “Bossi-Fini”, dai cognomi dei due primi parlamentari di centro-destra firmatari della norma. La legge sarà depositata alla Corte di Cassazione per l’avvio della procedura di iniziativa popolare. Sarà necessarie raccogliere 50 mila firme entro 6 mesi per portarla in Parlamento.
Nella proposta di legge viene innanzitutto abrogato il reato di clandestinità . Si introduce il permesso di soggiorno per la ricerca di occupazione. Si reintroduce il sistema dello sponsor, che garantisce risorse finanziarie e alloggio per l’inserimento nel mercato del lavoro. E si prevede la regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari che dimostrano di avere un lavoro o di avere legami familiari in Italia, tramite un permesso di soggiorno per comprovata integrazione. Vengono inoltre introdotti nuovi standard di riconoscimento delle qualifiche professionali, l’ampliamento del sistema di accoglienza e il rafforzamento dei centri per l’impiego.
In tema di diritti, la legge prevede la possibilità per gli stranieri rientrati nel loro Paese di richiedere la liquidazione dell’80% dei contributi versati per la previdenza. La norma infine prevede una maggiore uguaglianza nelle prestazioni di sicurezza sociale, maggiori garanzie di accesso alle cure sanitarie, e l’elettorato attivo e passivo per chi ha un permesso di soggiorno di lungo periodo per le amministrative.
“La legge attuale non è più adeguata”, ha dichiarato la senatrice Emma Bonino dei Radicali italiani ed ex ministro degli Esteri, che figura tra i promotori dell’iniziativa. “Riducendo clandestini e irregolari, che sono 500 mila in Italia, e integrando tramite il lavoro si salvaguardano i valori e si aiuta anche la sicurezza dei cittadini”. “La politica è fondamentale – ha concluso – ma è anche lenta e distratta. Per questo abbiamo deciso di prendere la strada dell’iniziativa popolare. Facciamo pressione con i cittadini”. (ANSAmed).

