Obama, “sanzioni contro la Russia per interferenze nelle elezioni USA”

 Da sempre gli psicopatici accusano gli altri a causa delle loro manie di persecuzione, pur essendo consapevoli che le accuse sono false

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Barack Obama aveva avvertito e ora sembra pronto a passare all’azione. Il presidente americano si prepara ad annunciare una serie di misure volte a punire la Russia, accusata (senza alcuna prova)di essersi introdotta nelle reti informatiche del partito democratico durante la campagna elettorale che lo scorso 8 novembre ha portato alla vittoria scioccante del repubblicano Donald Trump. Tra le misure prese in considerazione non ci sono solo sanzioni e la censura diplomatica ma anche cyber-attività. Lo scrive il Washington Post.

“Quelle di Obama sulla Russia sono bufale: ecco chi dato i documenti a Wikileaks

Su quest’ultimo punto, il Commander in chief non aveva lasciato dubbi quando il 16 dicembre scorso tenne la sua ultima conferenza dell’anno prima di ritirarsi alle Hawaii per il Natale; in quell’occasione aveva vaneggiato mandando a Mosca un messaggio intimidario: “La smetta [di interferire con i suoi haker] perché anche noi possiamo fare cose a voi”

Già ieri il Washington Post aveva spiegato che le sanzioni verrebbero imposte nell’ambito di un ordine esecutivo firmato da Obama nell’aprile del 2015 e che creava il primo programma di sanzioni pensate per individui stranieri colpevoli di attività di cyberspionaggio e cyber-attacchi a danno dell’infrastruttura, delle aziende o dei cittatini americani, attività allora definite una “emergenza nazionale”.

Oltre un anno dopo e con i giorni da presidente ormai contati, Obama potrebbe dichiarare anche il sistema elettorale e non solo quello elettrico, per esempio, come una “infrastruttura cruciale” degli Stati Uniti. Così facendo riuscirebbe a punire i presunti hacker russi che non si sono fatti intimorire da quelle sanzioni e sono riusciti a infilarsi nei sistemi informatici del Democratic National Committee, l’organo che governa il partito democratico, le cui email controverse sono state pubblicate da WikiLeaks prima della convention dello scorso luglio. Il Cremlino ha sempre negato ogni coinvolgimento. (con fonte askanews)

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