Oberato dai debiti, abbandonato da tutti: imprenditore si uccide

 

Ucciso dalla crisi, dalla depressione e dai guai economici degli ultimi anni. Ha scelto di farla finita, Carmelo Giordano, e domenica si è tolto la vita a Cesano Maderno.

Oberato dai debiti, abbandonato da tutti, non ce non ce l’ha più fatta a vivere così. Una vita a luci e ombre, quella dell’imprenditore che fu anche di successo, sposato (poi separato) con tre figli. E’ stato a loro che l’uomo ha lasciato i suoi ultimi pensieri, in una lettera. Il suo momento di maggiore notorietà: il 22 giugno 2009 quando il sindaco della Lega Nord Marina Romanò «arruolò» Giordano come consigliere comunale.

Era il momento dello storico ribaltone: dopo oltre vent’anni la roccaforte di centrosinistra era stata espugnata dal Carroccio. Durò poco: nel 2011 la giunta Romanò fu sfiduciata. Il momento più buio invece è stato quando il suo nome comparve tra gli indagati in concorso per corruzione, insieme all’ex vicesindaco di Seregno, Attilio Gavazzi, nell’ambito di un’indagine della Finanza di Milano per presunti cambi di destinazione d’uso di alcune aree. Nel mirino degli inquirenti finirono due piani integrati di intervento.

Secondo gli inquirenti, l’allora assessore Attilio Gavazzi e l’ex consigliere comunale Ugo Calò, avrebbero intascato tangenti per far approvare le modifiche urbanistiche e tramutare i terreni da agricoli a edificabili. Guai giudiziari che danneggiarono anche l’attività imprenditoriale di Giordano.

Sempre a Cesano Maderno venerdì scorso si era tolto la vita un altro uomo. Salvatore Crisopulli si era impiccato poco dopo aver patteggiato una pena con il Tribunale di Monza relativa alla responsabilità negli atti intimidatori commessi nei confronti di Alfio Molteni, l’imprenditore poi ucciso lo scorso ottobre a Carugo.

monzatoday.it

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