Uomini, donne e bambini che si avviano verso gli autobus trascinando le valigie con le poche cose che possono portare con sé, i soldati governativi che inneggiano alla vittoria alzando i fucili. Sono queste le immagini che arrivano da Daraya, sobborgo di Damasco dal quale i ribelli hanno accettato di ritirarsi dopo un assedio durato quattro anni che, secondo alcuni, che ha ridotto la popolazione alla fame, VEDI FOTO
Rebels, residents evacuate #Daraya in suburb of #Damascus, as part of deal to end 4-year siege pic.twitter.com/e5WabCL2u1
— China Xinhua News (@XHNews) 27 agosto 2016
L’ONU era presente all’evacuazione della città, come mostrato nel video. L’inviato speciale dell’Onu, Staffan de Mistura, ha tenuto a sottolineare la sua estraneità all’accordo tra regime e insorti raggiunto ieri sera. “Le Nazioni Unite non sono state coinvolte né consultate”, ha affermato, esprimendo preoccupazione per la sorte dei circa 4.000 civili che sono stati costretti a lasciare Daraya insieme a 700 combattenti. I primi saranno concentrati in luoghi di raccolta sotto il controllo del governo. I secondi, dopo aver consegnato le armi, potranno raggiungere la provincia nord-occidentale di Idlib, nelle mani degli insorti.
De Mistura ha detto che la partenza dei civili dovrebbe avvenire su base volontaria e ha lamentato che il governo non abbia mai ascoltato gli appelli dell’Onu a mettere fine all’assedio della città occupata dai ribelli filo-USA
Un caloroso benvenuto a Qalaat al-Madiq per i cittadini sfollati da #Daraya
A warm welcome to Qalaat al-Madiq #Hama for citizens displaced from #Daraya #Damascus by #Assad & his loyalists. pic.twitter.com/Cf9R4DLJTa
— Mr Red Ghost (@Mr_Ghostly) 27 agosto 2016