Libia, premier al-Serraj: tra i migranti possono trovarsi terroristi

 

“L’Isis e’ un’organizzazione pericolosissima. Utilizzera’ qualsiasi mezzo per inviare i suoi militanti in Italia e in Europa. Non sarei sorpreso di scoprire che i suoi uomini si nascondono sui barconi in viaggio verso le vostre coste. Dobbiamo affrontare insieme questo problema ed essere consapevoli che tra i migranti possono trovarsi terroristi. L’Isis ci minaccia tutti allo stesso modo“: cosi’ il premier libico, Fayez al-Serraj, che in un’intervista al Corriere della sera, ha chiesto l’aiuto del governo italiano:.

“A Roma chiediamo ospedali e mezzi”. Il premier del governo di unita’ nazionale libico chiede all’Italia di “trattare e curare nei suoi ospedali i feriti di guerra: vorremo piu’ cooperazione in questo senso” e anche “ospedali da campo che sarebbero molto utili per trattare in tempo utile i nostri feriti gravi sulle prime linee”.

Il premier apprezza la scelta italiana di permettere ai caccia americani, impegnati nei raid aerei sulla roccaforte jihadista Sirte, di utilizzare la base di Sigonella. “I contributi italiani in ogni caso -conclude- sono sostanzialmente umanitari: contribuiscono a risparmiare vite umane”. Quanto ai tempi per sconfiggere l’Isis, secondo Serraj non saranno lunghi, “probabilmente non mesi, solo oche settimane”. agi

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