CETA, Malmstroem: politica commerciale è competenza esclusiva della Commissione UE

 

cecilia

BRUXELLES – La Commissione Ue apprezza l’interesse dell’Italia per una rapida entrata in vigore dell’accordo di libero scambio Ue-Canada, il Ceta, “pietra miliare” in questo tipo di intese commerciali, e assicura che qualunque sarà la modalità di ratifica Ue che verrà scelta in ogni caso sarà democratica. Così, all’ANSA, la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem, riconoscendo il sostegno espresso al ruolo di Bruxelles da parte del ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda nella lettera inviata la scorsa settimana.

Dittatura finanziaria Calenda esclude i parlamentari nazionali dalla ratifica del CETA

Il TTIP non passa, ma arriva il CETA: attacco all’Europa

“Posso confermare – ha detto Malmstroem – di aver ricevuto la lettera” sulle procedure per la ratifica e l’entrata in vigore dell’accordo. L’Italia chiede un’approvazione a livello di Europarlamento e Consiglio Ue, come previsto dai Trattati, senza dover passare per 28 assemblee nazionali, che rallenterebbe ancora i tempi. “Apprezzo – sottolinea la commissaria – l’interesse dell’Italia per la rapida entrata in vigore dell’accordo, e sosteniamo fortemente il suo punto di vista che questo accordo è una pietra miliare”.

La Commissione Ue, ha precisato Malmstroem, “deve ancora prendere una decisione su quale base legale proporrà la ratifica al Consiglio ma”, ha tenuto a sottolineare, “voglio confutare con forza il concetto che una procedura legale sia più o meno democratica di un’altra”. Secondo quanto previsto dai Trattati Ue, infatti, la politica commerciale è una competenza esclusiva della Commissione. La ratifica degli accordi da parte degli stati membri può quindi essere fatta o a maggioranza qualificata dal Consiglio oppure, cambiandone la natura, in modo misto, da Consiglio e i singoli stati membri all’unanimità. In ogni caso i 28 hanno comunque modo di esprimere la propria posizione nazionale sull’intesa. “A prescindere dalla procedura legale che sarà scelta dal Consiglio sulla questione, il Parlamento europeo insieme ai governi dei 28 stati membri nel Consiglio potranno dire la loro sulla ratifica del nostro accordo con il Canada, in base alla legislazione Ue”, ha sottolineato la commissaria al commercio. Infatti, ha continuato Malmstroem, “gli stati membri presenteranno le loro rispettive posizioni in Consiglio secondo i loro requisiti costituzionali o altro”, di conseguenza “i governi degli stati membri sono completamente liberi di coinvolgere i loro parlamenti nazionali come desiderano”, e questo “prima delle decisioni del Consiglio Ue”.

In ogni caso, ha concluso la commissaria, “a prescindere da quali saranno le modalità legali della ratifica, una rapida entrata in vigore dell’accordo è nell’interesse dell’Europa“, in quanto il Ceta, per come è stato strutturato, è una sorta di “standard aureo” delle nuove intese commerciali progressiste che “incapsula grandi benefici per consumatori e imprese Ue, in particolare per le pmi”. E “non cambiano”, ha mentito la commissaria, “gli standard Ue di protezione dei consumatori, sanitari, ambientali o sociali”, con l’obbligo di un “pieno adeguamento” dei prodotti importati alle regole Ue “senza eccezioni”. con fonte  ANSA Europa

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K