Milano: viaggio nella baraccopoli pronta a ospitare mille clandestini

CERNOBYL IN VIA IDRO:viaggio nella baraccopoli pronta a ospitare mille clandestini a Milano, di Claudio Bernieri from claudio bernieri on Vimeo.

di Claudio Bernieri

Ipocrisia della moribonda giunta arancione. Il campo rom di via Idro, liberato ( con la spesa di 400 mila euro ) dai rom, attende nuovi ospiti. Il vento spazza cumuli di detriti organici, siringhe infette, batterie esauste, olii e scoli di sconosciuti spurghi chimici… Materiale ospedaliero rubato, resti di animali. Una gallina razzola in una pozza malsana.

Rischi infettivi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti organici, data la mancanza di allacciamento alla rete fognaria milanese per circa 20 anni di occupazione da parte di 47 famiglie di rom. Rischi di elettrofolgorazione e incendio, causati dalle manomissioni all’impianto elettrico. Il campo rom di via Idro fa ancora paura. Nel villaggio di notte, tra galline e falò, vagano già nuovi ospiti indesiderati, accattoni rom schiavizzati. Fantasmi che arrivano di notte tra le baracche che la giunta arancione doveva demolire. E che invece sono sempre lì, come se Majorino, Sala e Granelli aspettassero ipocritamente nuovi ospiti: la nuova ondata di clandestini prevista per fine maggio.

I gommoni express stanno per sbarcare in Italia migliaia di disperati africani . Il campo rom di via Idro sembra l’ideale per ospitarne almeno un migliaio , che altrimenti, giunti a Milano, graverebbero intorno alla Stazione Centrale, dove i cittadini esasperati certamente non gradirebbero il nuovo regalo della moribonda giunta arancione. Ragioni elettorali quindi consigliano Pisapia e Majorino a concentrarsi su nomine e poltrone e piste ciclabili, lasciando il campo rom di via Idro intatto, pronto per nuove occupazioni. Un silenzio spettrale ha accolto Luca Lepore e Samuele Piscina… ”

Sembra Cernobyl ” commenta Luca. Il campo rom assomiglia, se non a Cerrnoby, a un quartiere devastato di Sarajevo negli anni della guerra tra serbi e bosniaci. Ora che i rom di via Indro hanno ricevuto addirittura moduli prefabbricati con aria condizionata, case popolari attraverso il terzo settore e tutte quelle misure di mitigazione del disagio alle quali molte famiglie italiane non riescono ad accedere , le baracche di questo “villaggio vacanza” per disperati attende una nuova ondata di occupanti. Nessuna demolizione per “Villaggio Cernobyl ”. Il parco che qui dovrebbe sorgere è una lontana utopia: la moribonda giunta arancione forse riuscirà nel suo intento, cioè far convogliare “ spontaneamente in questo villaggio vacanze per disperati le cosidette “risorse”, falsi migranti e clandestini che stanno arrivando a Milano. Nessuno sgombero di muri, pattume e ruderi è previsto.

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