Unioni civili, Renzi esulta: “Ha vinto l’amore, resterà nella storia”

 

Una giornata che “resterà nella cronaca di questa legislatura e nella storia del nostro Paese”. Perché con l’ok del Senato alle unioni civili “ha vinto la speranza contro la paura. Ha vinto il coraggio contro la discriminazione. Ha vinto l’amore”.

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Matteo Renzi esulta per il voto di palazzo Madama, e su Facebook scrive: “Oggi l’Italia è un Paese più forte. Oggi siamo tutti più forti”.Il premier rivendica le scelte che hanno portato all’ok alla legge, compresa la decisione di porre la fiducia: “Abbiamo legato la permanenza in vita del Governo a una battaglia per i diritti, mettendo la fiducia. Non era accaduto prima, non è stato facile adesso. Ma era giusto farlo”.

E replica alle “critiche, accuse, insulti” che stanno arrivando dai contrari, e in particolare la minaccia di Massimo Gandolfini, uno degli organizzatori del Family Day: “Rispetto tutti e ciascuno, dal profondo del cuore. Ma quel che conta è che stasera tanti cittadini italiani si sentiranno meno soli, più comunità. Se come minaccia qualcuno, io andrò a casa perché ‘colpevole’ di aver ampliato i diritti senza aver fatto male a nessuno, lo farò a testa alta”, rivendica il premier.  (askanews)

 

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2 thoughts on “Unioni civili, Renzi esulta: “Ha vinto l’amore, resterà nella storia”

  1. Caro Renzi – Le società lavoratrici di lmiere ti ringraziano . Hanno e stanno , facendo le “culotte” (Mutnda) di laniera per i non appartenenti alla terza sponda.!
    Gli hai risolto un problema con la crisi :!
    (solo i toscani possono capire la mia ironia sarcastica)

  2. Renzi non può permettersi di dichiarare dotato di una nobiltà posturale “a testa alta”, in quanto lui la testa non l’ha, e non l’ha mai avuta in possesso. Appartiene ad altri. La sua irresponsabilità è certamente conseguente ad una decerebralizzazione che ha avuto i suoi inizi in una sfida “carrieristica” al fortunismo televisivo, chiara ambizione di un destino “all’asta”, in palio alla dea bendata, bendato però a tal punto da avere smarrito anche la propria testa e con essa la distinzione dei suoi giochi politici da quelli televisivi. La ipocrisia dei suoi cinguettìi “d’amore” è di uno squallore falsamente boccaccesco, che neanche il più bieco imbonitore cattolico, del più politicizzato e fedifrago pulpito vaticano degli ultimi 60 anni avrebbe potuto reggerne il confronto! Parlare di Storie di Amore da un pulpito così dequalificato, confondendole per Storia con la S maiuscola, è veramente ridurla alle collane rosa dei romanzetti della prima metà del secolo scorso, ed è come paragonarlo ad una pulce messa alla guida del volante di una macchina…., “confondere il Diavolo con l’Acqua Santa!”

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