In caso di conflitto la Nato sarebbe sottomessa dalla Federazione Russa in 3 giorni

Mentre il Pentagono si prepara a quadruplicare il suo bilancio della difesa europea, una nuova analisi da un militare degli Stati Uniti può offrire una spiegazione per l’aumento sorprendente. Secondo le proiezioni del gruppo, se dovesse scoppiare la guerra, sia gli Stati Uniti e la NATO sarebbero decimati dalla Russia in meno di tre giorni.

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Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Ashton Carter, ha presentato la sua proposta per il bilancio del Pentagono 2017.
Il massiccio aumento della difesa europea è destinato a dimostrare un “approccio forte ed equilibrata per scoraggiare l’aggressione russa.”
La spesa in Europa orientale aumenterà da una corrente di $ 800 milioni a 3.4 miliardi di $.
Anche se questo annuncio è arrivato come uno shock per molti, un rapporto pubblicato dalla RAND Corporation questa settimana può offrire una spiegazione.
Secondo l’analisi del think tank di giochi di guerra della NATO in Europa orientale, sia gli Stati Uniti e la NATO subirebbero una sconfitta schiacciante se costretti a confrontarsi con l’esercito russo.
“le scoperte delle esercitazioni sono inequivocabili: in quanto attualmente la NATO non può difendere con successo il territorio dei suoi membri più esposti”, afferma il rapporto.
La relazione si concentra sulla regione baltica, l’esame di una serie di esercitazioni di guerra condotte tra il 2014-2015.
I risultati mostrano le truppe russe che raggiungono le capitali lettoni, lituane, estoni entro 36 a 60 ore.
“Tale rapida sconfitta lascerebbe la NATO con un numero limitato di opzioni, tutte pessime” si legge nella relazione.
Tre opzioni sono fornite. Il primo è un contrattacco, che si prevede provocare una reazione ancora più forte da Mosca.
La seconda opzione prevede la NATO che minaccia la Russia con armi nucleari, mentre la terza potrebbe essere quella di accettare la sconfitta.
Nel novembre del 2015, uno studio precedente dallo stesso gruppo di consulenza ha rilevato che gli Stati Uniti stanno rapidamente perdendo la superiorità aerea con l’esercito cinese.
“I continui miglioramenti alle capacità aeree cinesi rendono sempre più difficile per gli Stati Uniti ottenere la superiorità aerea in tempi politicamente e operativamente efficaci, soprattutto in uno scenario vicino alla terraferma cinese,” conferma il rapporto.
La crescente forza militare di Pechino ferma il ruolo di Washington nel Pacifico, in particolare nel Mar Cinese Meridionale, dove gli Stati Uniti hanno protestato vocalmente la costruzione della Cina di isole artificiali dell’arcipelago Spratly.

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