L’Italia raddoppierà gli aiuti a dono per l’assistenza umanitaria ai profughi e offrirà un pacchetto di crediti di aiuto e programmi di conversione del debito ai Paesi che stanno sostenendo il maggior peso della crisi siriana, ossia Libano e Giordania. E’ quanto ha detto ad askanews il Direttore generale della Cooperazione italiana, Giampaolo Cantini, a due giorni dalla conferenza dei donatori in programma a Londra, intitolata “Supporting Syria and the Region”.
Di fatto, ha ricordato Cantini, Giordania e Libano hanno visto aumentare la propria popolazione, rispettivamente, del 10 e del 20-25 per cento con pesanti ripercussioni sulle “infrastrutture, quali acqua ed energia, così come ospedali e scuole”. Perchè, ha precisato il direttore alla Cooperazione, in Giordania i profughi che vivono nei campi sono una minoranza, “neanche 100.000” sui circa 600-700.000 registrati dall’Onu, e in Libano non c’è alcun campo, per cui i profughi “o lavorano in nero o non lavorano e i bambini non vanno a scuola”. Una situazione per cui “anche la spinta a raggiungere l’Europa diventa naturale”.
E a Londra l’Italia assumerà “un impegno molto importante, con “una componente a dono per assistenza umanitaria da 50 milioni di dollari, il doppio di quella dello scorso anno, una componente a credito di aiuto per Giordania e Libano, e offrendo una conversione del debito che possa favorire programmi a forte impatto sociale”, soprattutto “attività produttive, pmi, agricole e industriali, per assorbire sia la manodopera locale che i profughi”. (askanews)
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