Genova: Perde il lavoro, imbianchino 47enne si impicca

cappio-suicidio

 

Lo sfogo qualche giorno prima della tragedia, con i genitori, durante una cena: «Non ce la faccio più. Con questa crisi non riesco a trovare un lavoro. Non ci dormo la notte» aveva spiegato con le lacrime agli occhi. A. B., 47 anni, imbianchino professionista, che due anni fa aveva provato a dare una svolta alla sua vita: lasciare il posto fisso per mettersi in proprio. Aveva aperto una ditta di individuale di «tinteggiatura e posa in opera di vetri».
Sognava, sperava che fosse un nuovo inizio. Anche per rifarsi una vita dopo la fine di una relazione sentimentale che lo aveva segnato emotivamente. Ma gli affari, dopo un buon avvio, non erano stati quelli sperati. La crisi, la difficoltà di farsi pagare avevano pesantemente minato il futuro della sua azienda. A.B si è tolto la vita domenica sera nella sua abitazione di Quezzi, in Valbisagno. Si è ucciso impiccandosi con un cavo elettrico allacciato a una trave. […]   Fonte ilsecoloxix

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