Silenzio dei media italiani sulle persecuzioni dei cattolici in Pakistan

Pakistan – “Non può essere preside”: un cattolico malmenato da docenti musulmani

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Kasur (Agenzia Fides) – Saddique Azam, un insegnante cattolico nominato preside di una scuola primaria in un piccolo villaggio, è stato malmenato e torturato da un gruppo di insegnanti musulmani estremisti che rifiutavano la sua autorità. I docenti musulmani hanno manifestato odio e rancore nei suoi confronti, usando il termine “choora”, dispregiativo usato per definire i cristiani in Pakistan (è il nome di una casta bassa).

Come riferito a Fides dall’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, Azam è stato nominato dirigente scolastico nel villaggio di Pernawa tre mesi fa, ma alcuni insegnanti musulmani hanno protestato presso l’autorità distrettuale dell’Education Officer di Kasur perché la nomina era stata assegnata a un cristiano. Azam ha subito forti pressioni perché rassegnasse le dimissioni, ma ha resistito. La situazione è andata avanti finchè il 5 ottobre una autentica spedizione punitiva lo ha colpito: alle 7.45 quando tre insegnanti musulmani sono penetrati nel suo ufficio e hanno preso il suo posto. Quando Azam è arrivato in ufficio ha chiesto spiegazioni, manifestando l’ennesimo rifiuto a dare le dimissioni, allora è iniziato il pestaggio, che gli ha procurato diverse ferite e traumi, curati in ospedale. Il resto del personale scolastico è intervenuto e ha chiamato la polizia, che ha arrestato i tre aggressori. “I cristiani in Pakistan continuano a subire discriminazioni a causa della loro fede e data l’esistenza di leggi che legittimano la discriminazione” commenta a Fides l’avvocato Sardar Mushtaq Gill, che offre assistenza legale gratuita ai cristiani vittime di abusi e violenze. (PA) (Agenzia Fides 6/10/2015)

Pakistan – Timori per la famiglia del preside cattolico pestato da musulmani

Kasur (Agenzia Fides) – Paura e insicurezza regnano nella famiglia di Siddique Azam, dirigente scolastico nel villaggio di Pernawa, nel distretto di Kasur, in Punjab, che è stato pestato da colleghi musulmani. Questi non ne riconoscono l’autorità professionale in quanto non vogliono sottostare a una persona di religione cristiana, e per questo l’hanno atteso e violentemente malmenato nel suo ufficio, intimandogli di dimettersi (vedi Fides 6/10/2015) .

L’uomo ha subito percosse ed è ora sottoposto a cure ospedaliere. Uno degli occhi ha subito forti danni e potrebbe perdere le sue funzionalità. I familiari del docente temono che possa essere aggredito nuovamente e che anche altri membri della famiglia possano essere aggrediti a scopo intimidatorio. Per questo, come appreso da Fides, la moglie e i figli gli hanno chiesto di lasciare l’insegnamento nella scuola. Nabila, sua moglie, insegna alla Convent High School St.Mary, nella vicina cittadina di Bhai Pheru, sempre nel distretto di Kasur. I due hanno sei figli: i gemelli Mishal e Sharjeel di 16 anni; Izen di 14 anni; i gemelli Shameer e Aleena di 10 anni; Mishma di 7 anni. “La famiglia ha trascorso tre notti senza dormire, vive in uno stato di terrore ed è traumatizzata” racconta a Fides l’avvocato Sardar Mushtaq Gill che l’ha visitata nei giorni scorsi. La famiglia di Azam ha richiesto la protezione della polizia che, come nota a Fides l’avvocato, ha arrestato i professori autori del pestaggio e registrato una denuncia. “Il caso di Azam è solo uno dei tanti esempi di come i cristiani in Pakistan soffrono per discriminazioni, abusi, violenze. Molti casi del genere non emergono. Urge sradicare l’ideologia estremista e settaria che prevale nella società” conclude l’avvocato. (PA) (Agenzia Fides 12/10/2015).

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 80/15 del 13 ottobre 2015, Sant’Edoardo

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