Droni nel programma clandestino della Cia “per combattere Isis”

Il drone, l’aereo senza pilota radiocomandato da basi a miglia di km di distanza dall’obiettivo, e’ sempre piu’ l’arma preferita dell’amministrazione Obama.

Il Washington Post rivela che oltre alla gia’ nota campagna di raid aerei gestita dall’esercito, la Cia ed il Comando Operazioni Speciali (Jsoc) hanno lanciato una campagna segreta di omicidi mirati di personalita’ di spicco di Isis ricorrendo ad una flotta di droni in Siria. Tra le prime vittime di questo programma segreto il britannico Junaid Hussain, il capo degli hacker di Isis.

“Il programma clandestino – scrive il Wp – rappresenta una significativa escalation del coinvolgimento della Cia in Siria, arruolando il potente centro antiterrrismo dell’Agenzia contro un gruppo che secondo molti ha eclissato al Qaeda”.

Questo sviluppo rappresenta anche una marcia indietro di Obama che puntava a fermare la trasformazione della Cia da agenzia di spionaggio in una vera e propria forza paramilitare segreta. (AGI) .

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2 thoughts on “Droni nel programma clandestino della Cia “per combattere Isis”

  1. C’è ancora chi crede alle scuse americane?

    Peccato non esista dio, altrimenti sarebbe troppo bello poter sperare CHE DIO LI FULMINI TUTTI QUANTI SONO.

  2. I droni non serviranno per colpire isis ma il governo siriano laico.
    Tutto questo fracasso ha però svegliato l’orso russo dal letargo e stanno consegnando i primi MIG-31 alla Siria, che sono aerei intercettori perfetti per abbattere gli awacs che controllano i droni.
    Il problema è che gli USA (ed i loro alleati levantini) ci stanno trascinando in una guerra contro la Russia con tensioni anche al confine ucraino, baltico e pure in una guerra civile in Europa promuovendo l’immigrazione (invasione) islamica. Ovvero: l’impero del caos.

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