Grecia, Berlino: la ristrutturazione del debito non e’ in agenda

Anche dopo la vittoria dei ‘no’ al referendum in Grecia, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, mantengono i ruoli di ‘poliziotto buono’ e ‘poliziotto cattivo’. Poco dopo una dichiarazione conciliante del portavoce di Merkel, secondo il quale le porte al dialogo con Atene restano aperte, Martin Jaeger, portavoce di Schaeuble, ha affermato che “il taglio del debito greco non e’ in agenda per noi” e che Berlino “non intende cambiare i propri piani di bilancio a causa della situazione in Grecia”.

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E’ un’affermazione che pone una seria ipoteca sulle trattative, dato che il premier ellenico, Alexis Tsipras, aveva convocato il referendum proprio perche’ non era riuscito a strappare impegni su un taglio del debito.

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