Ha scelto l’ufficio della sua azienda, a Lariano, ai Castelli Romani, per farla finita. Azienda trasferita da Roma da appena due anni, la Siet srl, un’attività di vendita e installazione di impianti elettrici industriali che era in crisi. E il suo proprietario non ha retto al fallimento del lavoro di una vita. Così Claudio Di Vincenzo, 43 anni, si è sparato un colpo alla testa con una pistola calibro 6.35, regolamentate detenuta. Ricoverato all’ospedale San Camillo nella Capitale, ora lotta tra la vita e la morte.
Scrive il messaggero che a trovarlo seduto alla sua scrivania alle 8.30 di mattina è stata la sua segretaria che ha subito allertato i soccorsi. Adesso è ricoverato in terapia intensiva e per lui la prognosi non è positiva.
I PROBLEMI Dei problemi che stava attraversando la sua azienda Claudio ne aveva parlato anche con i suoi otto dipendenti. Molte ditte che avevano comprato dalla Siet srl non erano più in grado di pagare i lavori e così l’imprenditore si era trovato senza liquidità. Una situazione che si trascinava da troppo tempo e che, a detta di alcuni suoi dipendenti, gli avrebbe impedito di pagare gli stipendi nel prossimo futuro.