Obama provoca Putin “Vuole l’impero”. Mosca “Pronti a reagire”

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Sale la tensione al G7 tra Stati Uniti e Russia sulla questione ucraina. Il vertice conferma il suo supporto nei confronti dell’Ucraina ed e’ pronto ad imporre nuove sanzioni contro la Russia se necessario. Cosi’ il presidente americano, Barack Obama, durante l’incontro, ha sottolineato come Mosca continui a violare gli accordi di Minsk “con operazioni militari nell’Ucraina orientale”.

E’ “la seconda riunione del G7 senza la Russia – ha osservato Obama – e continueremo a mantenere in piedi le sanzioni finche’ continuano le violazioni degli accordi di Minsk e il G7, sebbene continui a perseguire una soluzione diplomatica della crisi, concorda sulla possibilita’ di aumentare le sanziono se necessario”.

Il presidente americano ha dunque indicato come le operazioni militari dei separatisti filo-russi in Ucraina stiano danneggiando l’economia di Mosca e la sua gente.

Intanto la Russia si mostra preoccupata per la decisione della Nato di accrescere la sua presenza militare nell’Europa orientale, nei Paesi baltici e del mar Nero, con “il pretesto” della crisi ucraina. “In queste condizioni – si legge in un documento del ministero degli Esteri di Mosca citato dall’agenzia Tass – la Russia si riserva il diritto di attuare i passi necessari per protegere la propria sicurezza e difendere gli interessi nazionali”.

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Secondo Mosca, “un dialogo su vasta scala con la Nato su questioni di sicurezza e stabilta’ potra’ essere ripreso solo sulla base di uguali diritti e tenuto conto del nostri interessi nazionali nell’area della sicurezza”. “Nel costruire le nostre relazioni con l’America, non possiamo dimenticare – prosegue la nota – i passi avviati dall’amministrazione Obama per aggravare le relazioni bilaterali, di fatto congelare i contatti in molte direzioni e accrescere costantemente la pressione della sanzioni sulla Russia con l’obiettivo di indebolire l’economia russa e ed esacerbare la situazione politica interna del Paese”.

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“Consideriamo un nostro diritto – si legge ancora- reagire di conseguenza a tutti i passi negativi presi nei nostri confronti. E la via d’uscita alla spirale del confronto e il ritorno a relazioni bilaterali in una condizione di stabilita’ sara’ possibile solo se Washington recede dalle sue azioni ostili contro la Russia e offre la conferma che e’ pronto al dialogo sul principi di uguaglianza e mutuo rispetto per gli interessi reciproci.

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