Lombardia, Maroni: “Meno soldi a comuni che accolgono migranti”. Ira del Viminale

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Riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti. E’ l’idea del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, interpellato sui nuovi sbarchi. “È un fatto gravissimo – ha risposto Maroni ai cronisti – io lunedì scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini, poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli perché – ha continuato – non devono stare. Ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse“.

“Non devono farlo, poi chi lo fa violando la legge, violando le disposizioni che io ho dato, subirà questa conseguenza”, ha aggiunto Maroni. Il governatore lombardo ha poi detto di voler “incontrare Zaia e Toti nei prossimi giorni per prendere iniziative comuni”.

Bubbico – «L’intervento di Maroni è del tutto illegittimo, soprattutto da parte di un presidente di una grande regione e di una persona che è stata ministro dell’Interno di questa Repubblica che ha gestito un’emergenza immigrazione imponendo la presenza di immigrati nei diversi territori. Oggi si opera la concertazione con regioni ed enti locali». Lo afferma al Gr1 Rai il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico su quanto dichiarato dal governatore della Lombardia Roberto Maroni in tema di immigrazione.

«Non ho parole per commentare la posizione di Maroni – aggiunge l’esponente del Viminale – le regioni hanno compiti, prerogative, responsabilità importanti pari a quelle dello Stato. Il problema dobbiamo risolverlo alla radice: bloccare le partenze, ma fino a quando ci sono, sino a quando le persone rischiano di morire in mare noi – conclude Bubbico – abbiamo il dovere di salvarle e di aiutarle».

Piero Fassino (Pd) . «Non è nei poteri di un presidente di Regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro paese. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi». Lo afferma il sindaco di Torino e presidente Anci, Piero Fassino. «Mi auguro che il presidente Maroni si renda conto della insostenibilità delle sue dichiarazioni», aggiunge il sindaco Fassino commentando la proposta del presidente della Regione Lombardia di interrompere i trasferimenti regionali ai Comuni che dovessero accogliere nuovi migranti.

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