Veneto, Zaia: dati Istat sul crimine certificano la fondatezza dei miei allarmi

«Con i dati diffusi oggi l’Istat certifica che già nel 2013 l’emergenza criminalità stava emergendo con tutta evidenza e che i ripetuti allarmi da me lanciati, nel silenzio assordante del Governo, erano e sono ampiamente fondati. L’ultimo di questi allarmi lo lancio oggi perché in Veneto la lista giornaliera dei reati è lunga e pesante: da un’anziana aggredita in casa, legata e imbavagliata a Mestre, a un furto da 30 mila euro all’Ospedale di Portogruaro, a uno studente rapinato a Vicenza, al record di 72 scassi subiti nel solo 2014 dai parcometri del centro di Mestre».

Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, ricandidato alle elezioni del 31 maggio, commentando i dati sulla criminalità in Italia diffusi oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica.

«Un quadro allarmante – aggiunge – che, alla voce furti e rapine, i crimini più odiosi per la gente, segnala aumenti del 18% e del 22% e pone varie realtà venete nelle zone alte della triste classifica: Verona comanda per i furti in abitazione con un più 164% e Venezia è nella top five dei borseggi, per citare solo i casi più eclatanti. Un quadro complessivo che grida vendetta e che punta l’indice verso responsabilità precise in capo a chi dovrebbe e potrebbe, se solo lo volesse, aumentare il numero delle Forze dell’Ordine, rafforzarne le dotazioni per operare in condizioni di totale efficienza, inviare l’Esercito nei territori a supporto, far scontare le pene ai condannati sino all’ultimo giorno invece che inventare decreti svuotacarceri per non costruirne di nuove se quelle che ci sono non bastano»

“Non ho dubbi – spiega Zaia – che nel prossimo rapporto Istat entrerà anche la sequela di crimini di cui alle cronache venete di oggi, che meritano l’onore di un elenco dettagliato da inviare, come si dice in gergo, ai competenti Ministeri: Nel Veneziano, a Mestre, una signora di 80 anni è stata aggredita, legata e imbavagliata in casa da rapinatori che non hanno trovato niente e, bontà loro, non l’hanno riempita di botte fino a ucciderla, come già accaduto purtroppo di recente; a Portogruaro ha preso il volo un prezioso ecocardiografo da 30 mila euro all’Ospedale; sempre da Mestre è arrivata la notizia che i parcometri del centro sono stati svaligiati 72 volte in un anno”.

E Zaia continua: “Nel Trevigiano, altri 30 mila euro sono il bottino dell’assalto a un bancomat a Volpago. Nel Vicentino un ragazzo è stato rapinato in strada a Vicenza, ed è la quinta volta che succede nell’area Fornaci in poco tempo; un negozio di moto è stato svaligiato con bottino ingente anche se non ancora quantificato; l’ennesimo furto in un locale spinge il titolare ad annunciare che si compera una pistola; a Brendola i ladri non hanno risparmiato nemmeno la Pro Loco e la Polisportiva. Nel Bellunese un furto ha tolto ad un’azienda agricola un trattore e varie motoseghe di un notevolissimo valore”.

Adnkronos

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