Immigrati, ONU e ONG al seguito chiedono un’operazione tipo Mare Nostrum

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“Oltre 1600 vittime dall’inizio dell’anno. Tra i 15mila e 25mila i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal 1998. Sono i numeri di “una guerra che giorno dopo giorno si sta svolgendo nel Mediterraneo sotto i nostri occhi, di fronte a un Europa bloccata da veti incrociati, timidezze, egoismi e discorsi propagandistici”.

Per questo Oxfam Italia e altre sette organizzazioni umanitarie lanciano un appello al governo italiano e alle Istituzioni dell’Ue per fermare le stragi nel Mediterraneo.
“L’ennesima mostruosa strage nella notte tra sabato e domenica deve rappresentare uno spartiacque tra cio’ che e’ stato e cio’ che non potra’ piu’ essere – affermano le organizzazioni – Avanziamo una serie di richieste alle Istituzioni europee e agli Stati membri non piu’ come singole associazioni, ma creando un coordinamento che chiarisca quanto, a fronte di una situazione che ci appare intollerabile, intendiamo alzare la nostra voce a tutela dei diritti dei migranti coinvolti in una vera e propria catastrofe umanitaria”.

Le ong chiedono dunque di “avviare un’operazione di ricerca e salvataggio (sul modello di “Mare Nostrum“) promossa, coordinata e finanziata a livello europeo, con il mandato del soccorso e della protezione dei migranti in mare”. Sollecitano, inoltre, di “garantire a uomini, donne e bambini, un transito sicuro verso l’Europa, in coordinamento con spazi umanitari e campi profughi, con la regia dell’Unhcr (ONU) e la partecipazione attiva delle organizzazioni della societa’ civile e per i diritti dei migranti”.

Infine propongono di “sospendere per almeno 12 mesi il Regolamento di Dublino che, obbligando i migranti a richiedere asilo nel Paese di arrivo, genera squilibri e prolunga il calvario dei richiedenti asilo anche dentro le frontiere europee”.
Le organizzazioni firmatarie dell’appello sono, oltre a Oxfam Italia, Concord Italia, Save the Children, AOI, Arci, Focsiv, Cospe e Cocis.  agi

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