
“Se il governatore Enrico Rossi è così convinto di volersi mostrare il paladino del rispetto della legalità nella vicenda fiorentina dell’alta velocità , alla luce dell’inchiesta della Magistratura che ha portato agli arresti delle ultime ore, allora spieghi perché ha ritirato all’assessore Annarita Bramerini le deleghe della valutazione d’impatto ambientale e rimosso Fabio Zita dal settore”.
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia e candidato a governatore Giovanni Donzelli, la presidente della commissione regionale d’inchiesta sulla Tav Marina Staccioli e il consigliere Paolo Marcheschi commentano le ultime dichiarazioni del governatore Enrico Rossi, che ha parlato di “falso mercato dei parassiti di Stato”.
“Dalle carte dell’inchiesta emergerebbe che i materiali utilizzati non sono ignifughi, quando il tunnel fiorentino passerà sotto case, benzinai, condutture di metano: Rossi spieghi perché la Regione, che dovrebbe fare la parte di chi tutela il territorio e i cittadini, ha fatto di tutto per bypassare i controlli ambientali e non ha previsto un suo osservatorio regionale, visto che l’osservatorio nazionale si riunisce solo una volta al mese. Un controllo che è mancato completamente anche da parte del Presidente del consiglio Matteo Renzi, che in qualità di sindaco di Firenze non ha adeguatamente controllato e tutelato il territorio della sua città . In questa vicenda le istituzioni locali sembrano aver fatto di tutto per evitare questi controlli, anziché stimolarli come avrebbero dovuto fare”.
