Rappresentante del Vaticano all’ONU: “Fermare il genocidio dei cristiani”

Il Vaticano dice sì all’uso della forza: “Fermare il genocidio dei cristiani”

tomasi

Contro il sedicente Stato islamico e “il genocidio” che commette a danno dei cristiani in Medio Oriente serve “una protezione più coordinata, che preveda l’uso della forza per fermare le mani dell’aggressore”. A parlare così è l’arcivescovo Silvano Tomasi, rappresentante del Vaticano all’Onu a Ginevra, in un’intervista rilasciata alla rivista cattolica Crux. “Dobbiamo fermare questo tipo di genocidio – ammonisce Tomasi – Altrimenti in futuro ci lamenteremo, chiedendoci perché non abbiamo fatto nulla, perché abbiamo permesso che accadesse una simile tragedia”.

Sì ALLA FORZA – L’arcivescovo – le cui parole riecheggiano quelle pronunciate nelle settimane scorse da Papa Francesco, secondo cui l’uso della forza è legittimo per fermare un aggressore ingiusto – sottolinea quindi che “sta alle Nazioni Unite ed ai suoi Paesi membri, specialmente quelli del Consiglio di sicurezza, determinare la forma esatta dell’intervento, ma la responsabilità (di agire) è chiara”. Ancora, il nunzio spiega che qualsiasi coalizione contro l’Is deve comprendere i Paesi musulmani del Medio Oriente, perché non può avere “un approccio occidentale”, e operare sotto l’egida dell’Onu.

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