Germania: famiglia islamica rapisce e tortura il figlio gay “deve sposare una donna”

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Una multa da poco piu’ di mille euro per aver rapito un diciottenne omosessuale e tentato di costringerlo a sposare una ragazza. Questa la pena inflitta da un tribunale tedesco al padre e a due zii di Nasser El-Ahmad, che nel dicembre del 2012 fu trovato in un’auto al confine tra Romania e Bulgaria dopo essere sparito per due giorni.

Il ragazzo denuncio’ la propria famiglia, musulmana e di origine libanese, del sequestro messo in atto per forzarlo alle nozze con una giovane coetanea della stessa nazionalita’.

Nasser racconto’ anche di essere stato torturato, sollevando un caso che per diversi mesi ha messo in evidenza le difficolta’ dei percorsi di integrazione dei musulmani in Germania, una comunita’ di circa quattro milioni di persone e alimentato il sentimento anti-islamico nel Paese.

La sentenza e’ arrivata al termine di un’udienza di appena cinque minuti, che ha visto ciascuno degli imputati condannato a sborsare 1.350 euro. Nasser e’ rimasto soddisfatto della decisione della corte. “Sapevo che potevo farcela, che ne avevo la forza -ha spiegato, mentre esibiva un distintivo con su scritto ‘Stop Homofobia’- E alla fine il caso e’ approdato in tribunale. Ne sono felice. Non sono un tipo che si nasconde, e non voglio annullare la mia sessualita’”. Suo padre, ha raccontato ai giornalisti, aveva minacciato di sgozzarlo se invece avesse proseguito quella propensione sessuale, e lo zio gli aveva detto che lo avrebbe bruciato. Il tribunale non ha, pero’, giudicato riguardo a queste accuse, ma si e’ espresso solamente riguardo al sequestro. (AGI) .

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