
“Lanceremo l’idea di una raccolta di fondi a livello nazionale per ripristinare la missione ‘Mare Nostrum’, visto che lo Stato dice di non avere i soldi”. E’ l’impegno che annuncia all’AdnKronos il presidente della ComunitĂ di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, invocando, dopo l’ultima tragedia del mare che ha provocato oltre 300 morti, “una grande gara di solidarietĂ , nella quale anche lo Stato italiano e l’Unione Europea dovrebbero fare la loro parte”.
“BisognerĂ trovare tutti i modi, anche non istituzionali, per riuscire a sostenere un’operazione che ha salvato la vita a migliaia di persone. E’ da quando era stata ipotizzata la fine di ‘Mare Nostrum’ – ricorda il presidente della ‘Onu di Trastevere’ – che noi sottolineiamo prima la necessitĂ di mantenerla e ora quella di ripristinarla. Ma non ci hanno dato ascolto, anche a causa della situazione economica che purtroppo prevale sulle relazioni umane”.
Impagliazzo esprime “la solidarietĂ della ComunitĂ di Sant’Egidio a tutte le famiglie delle vittime: quest’ultima tragedia ci dimostra la sofferenza dei popoli africani e mediorientali che, nonostante le condizioni proibitive del mare, cercano in ogni modo di raggiungere le nostre coste, scappando da situazioni drammatiche”.
Ricordando che “si parla di cifre non stratosferiche, pari a circa 100 milioni di euro l’anno ovvero 9 milioni al mese”, il presidente della ComunitĂ di Sant’Egidio precisa la sua idea: “Si raccolgano fondi e risorse a livello nazionale, per ripristinare la missione Mare Nostrum. Un po’ come, ad esempio, si fa di fronte a calamitĂ naturali e ad altri tragici eventi”, spiega Marco Impagliazzo. adnkronos
