16 dic. – Al centro del colloquio di ieri tra Matteo Renzi e Romano Prodi – riferiscono fonti di Palazzo Chigi – un giro di orizzonte sulle questioni della politica internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Libia e Ucraina, e una riflessione sull’andamento dell’economia europea. All’incontro era presente anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio.
“Credo che Romano Prodi possa dare consigli utili a Renzi, sia sul versante della politica estera che su quello della politica interna interna”. Lo ha detto il deputato della minoranza Pd, Stefano Fassina, ospite di Otto e mezzo su La7. Per Fassina “Prodi ha tutte le caratteristiche per essere un buon Presidente della Repubblica, una figura autonoma in grado di unire“.
L’incontro non ha turnato troppo Forza Italia. Alcuni big azzurri tentano di gettare acqua sul fuoco e si dicono convinti che il faccia a faccia non sia affatto una pre-candidatura del Professore quale successore di Napolitano.
E lo stesso ex premier, viene riferito, avrebbe osservato che in realta’ a Renzi non farebbe comodo un nome cosi’ forte per il Colle: lui vuole campo libero, avrebbe detto ai suoi, e Prodi non gli lascerebbe tanta autonomia. Ma c’e’ anche chi ricorda al Cavaliere che Prodi figurava tra i nomi selezionati dai grillini nelle ‘quirinarie’ on line. Dunque, sarebbe una prova dell’asse alternativo che il Pd e il suo segretario sarebbero pronti a stringere se Berlusconi non fosse piu’ considerato interlocutore ‘certo’ e ‘rilevante’ sul fronte numerico.