Carceri: i radicali scrivono alla UE per danneggiare l’Italia

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10 nov – I rimedi introdotti in Italia per risarcire i detenuti vittime del sovraffollamento “non sono efficaci”. A sostenerlo sono i Radicali in una lettera inviata al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, che ora potrebbe portare qualche conseguenza per il Belpaese.

Secondo i Radicali, l’inefficacia dei rimedi risarcitori, che l’Italia ha dovuto introdurre dopo la sentenza Torreggiani, con cui la Corte europea dei diritti dell’uomo la condannava nel 2013 per aver tenuto 7 detenuti in celle di soli 3 metri quadri, dipendono dall’interpretazione che alcuni giudici di sorveglianza stanno dando della legge dell’11 agosto 2014 n.117.

Inoltre, per rafforzare la propria denuncia, i Radicali riportano nella lettera l’interrogazione presentata il 14 ottobre dal vicepresidente della Camera Roberto Giachetti (Pd), indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e al ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Nel testo si legge che alcuni magistrati di sorveglianza stanno rigettando le richieste dei detenuti perché il risarcimento può essere dato se il detenuto si trova in una situazione di sovraffollamento non solo nel momento in cui presenta richiesta, ma anche quando il giudice decide.

Questo “lascia i detenuti sprovvisti di qualsiasi tutela effettiva”, in contrasto con quanto domandato nella sentenza Torreggiani.

La denuncia dei Radicali non avrà alcuna influenza sulla decisione della Corte di Strasburgo, che secondo indiscrezioni, dichiarerà irricevibile anche l’ultima parte dei 3500 ricorsi presentati dai detenuti italiani.

In virtù dei propri rimedi, che hanno ricevuto l’approvazione della Corte due mesi fa, l’Italia è infatti già riuscita ad abbattere considerevolmente il numero dei ricorsi pendenti, ed evitare di pagare il doppio o il triplo per le proprie violazioni.

Tuttavia il documento dei Radicali potrebbe ora portare qualche conseguenza sulle prossime decisioni che il Comitato dei ministri deve prendere sul sovraffollamento delle carceri in Italia. E una delle decisioni attese da Roma è quella di essere cancellata dalla lista di “Paesi sorvegliati speciali” proprio per le questioni carcerarie. (ANSA).