PD intossicato dall’ideologia rossa: chiediamo soldi per salvare l’Unità

unita1 agosto – Il Pd si impegna ad agire per riportare l’Unita’ in edicola, anche valutando ipotesi di “azionariato popolare”. E’ quanto si legge nell’ordine del giorno approvato oggi dalla direzione del partito e firmato da tutte le anime democratiche: il testo, propost proposto da ‘Area riformista’, e’ stato sottoscritto fra gli altri da Alfredo D’Attorre, Stefano Fassina, Gianni Cuperlo, Roberto Speranza, Paolo Gentiloni, Ermete Realacci, Matteo Richetti, Ettore Rosato, Barbara Pollastrini, Silvia Fregolent.

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“La direzione nazionale del Partito democratico – si legge nell’odg – prende atto con rammarico e preoccupazione della sospensione delle pubblicazioni del quotidiano l’Unita’ e del sito www.unita.it ed esprime solidarieta’ e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della testata”. Il Pd “si impegna ad agire con la massima determinazione per una rapida ripresa delle pubblicazioni e il rilancio de L’Unita’” e pur riconoscendo che “nessuno puo’ pretendere oggi di mantenere in vita un’impresa che non tenga conto delle esigenze di razionalita’ dei costi e delle richieste del mercato, e’ vero anche che un giornale come l’Unita’, che rappresenta un patrimonio culturale, storico e politico, deve essere necessariamente presente e attivo nel panorama dell’informazione italiana”.

Per questo “il Partito democratico si impegna a valutare anche il sostegno a una ipotesi di azionariato popolare che possa affiancare un progetto imprenditoriale per la rinascita dell’Unita’”.