Obama vuole intensificare la lotta al riscaldamento globale

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31 magg – Pensare non solo agli orsi polari ma anche ai bimbi americani con l’asma; non solo allo scioglimento dei ghiacci ma anche alle piantagioni dello Iowa. Barack Obama vuole cambiare la comunicazione che avvolge il cambiamento climatico, spostando l’attenzione verso tematiche più vicine al sentire comune dei suoi elettori.

Con questa strategia, lunedì prossimo il presidente americano annuncerà dalla Casa Bianca una serie di misure storiche – elaborate con il contributo dell’Agenzia per la protezione ambientale, l’Epa – che potrebbero ridurre del 25% le emissioni di CO2 prodotte dalle 1.600 centrali elettriche a carbone attualmente attive. Più di quanto fatto da qualsiasi suo predecessore. Non è ancora chiaro quali siano i target precisi, inclusi quelli temporali. Un taglio del 25% rispetto ai livelli del 2005 sarebbe più semplice da raggiungere se messo a confronto a un taglio del 25% rispetto ai livelli del 2012 (già più bassi).

La battaglia per il clima è una delle più importanti del secondo mandato del presidente. Ma come lui, anche i suoi opponenti cercheranno di puntare su questioni molto concrete. I Repubblicani – alcuni dei quali negano l’esistenza del riscaldamento globale – stanno già dando battaglia citando i costi che una rivoluzione del genere comporterebbe per il settore del carbone, gridando alla perdita di posti di lavoro e all’aumento delle bollette per i consumatori finali.

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