6 milioni di euro spariti dalle casse dell’esercito: 3 arresti nel napoletano

gdf26 magg – Una gigantesca sottazione di fondi dalle casse dell’esercito italiano, scoperta dagli stessi responsabili del Centro Amministrativo dell’esercito e denunciata ai carabinieri, ha portato all’arresto, questa mattina, di 3 persone e alla segnalazione di altri 44 soggetti alle Procure militare e ordinaria, per i reati di peculato militare, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, nell’ambito di un’indagine svolta insieme da guardia di finanza e carabinieri della capitale. In totale sono stati sottratti alle casse dell’esercito 6 milioni di euro.

Destinatari delle misure cautelari dell’Autorità Giudiziaria romana sono un commercialista, un imprenditore e un pensionato campani. L’attività di carabinieri e guardia di finanza di Roma ha consentito di portare alla luce un vasto sistema di frode che, con la collaborazione di un maresciallo dell’esercito, già rimosso e sospeso dal suo incarico dallo stesso esercito e la cui posizione è attualmente al vaglio dalla Procura militare di Roma, e grazie a una fitta rete di collegamenti, ideati ed attuati da un commercialista, ha portato alla sottrazione dei sei milioni, finiti su conti correnti di decine di soggetti compiacenti, residenti perlopiù nella provincia di Napoli.

La frode è stata scoperta grazie all’analisi di documentazione bancaria, intercettazioni telefoniche, indagini patrimoniali e onfessioni di decine di soggetti coinvolti.
La frode prevedeva il coinvolgimento, con ruoli principali, di un commercialista, di un luogotenente dell’esercito e di due soggetti incaricati di reperire altre persone disposte ad occultare le somme rubate, facendole transitare dai propri conti correnti, per poi prelevarle in contanti e restituirle agli organizzatori del sistema, non prima di averne trattenuto una piccola parte per l’opera fornita.

La truffa è stata realizzata negli anni che vanno dal 2010 al 2013. I conti correnti su cui veniva riveersato il denaro erano 44. E’ stato accertato che il sottufficiale continuava a godere del denaro rubato sperperandolo in vacanze, autovetture e immobili e sponsorizzando la sua passione di cantante amatoriale, fino all’intervento degli investigatori che hanno proceduto al sequestro di tutti i conti correnti degli indagati e ricostruito minuziosamente il loro patrimonio. tiscali

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