Scajola: arresto scaturito da indagini sui fondi neri della Lega Nord

scajola8 mag. – L’ex ministro dell’Interno e delle Attivita’ Produttive, Claudio Scajola, e’ stato arrestato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, coadiuvata dai Centri Operativi e Sezioni D.I.A. di Roma, Genova, Milano, Torino, Catania, Bologna Messina e Catanzaro che ha proceduto all’esecuzione di 8 provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Olga Tarzia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, diretta dal Procuratore della Repubblica Dott. Federico Cafiero De Raho. Scajola, secondo l’accusa, avrebbe favorito la latitanza di Amedeo Matacena jr, ex deputato di Forza Italia, condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena e’ latitante a Dubai e, secondo gli inquirenti, tentava di trasferirsi in Libano con il supporto dell’ex ministro.

E’ scaturito dalle indagini sui fondi neri della Lega Nord, di cui e’ figura chiave il faccendiere Bruno Mafrici, l’arresto di Claudio Scajola, eseguito stamane dagli uomini della Dia di Reggio Calabria.
Grazie a un’intercettazione, secondo quanto apprende l’Agi, gli inquirenti sono venuti a conoscenza di rapporti fra l’ex ministro e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo. La donna, secondo quanto sarebbe emerso, si adoperava per ottenere l’aiuto dell’esponente politico ai fini del trasferimento del marito, condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, in Libano.

Dalle indagini sarebbe emerso il ruolo di un’altra persona che avrebbe lavorato al trasferimento di Matacena nel paese dei cedri. Si tratterebbe dello stesso personaggio che avrebbe avuto contatti con Marcello Dell’Utri ai fini di una sua fuga nel paese mediorientale. (AGI) .

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