Roma, violento blitz a sede Pd e Sel. Bloccati 50 antagonisti di sinistra

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Aggressione ieri alla sede dei gruppi consiliari del Pd e di Sel in via delle Vergini, a Roma. Testimone Francesco d’Ausilio, presidente del gruppo Pd in Campidoglio, che ha raccontato quanto avvenuto nel corso di una conferenza stampa. “Circa trenta persone hanno percorso i vari piani cercando il gruppo del Pd, compreso il sottoscritto – ha riferito – L’aggressione è durata circa 40 minuti, hanno preso in mano aste e oggetti contundenti. I dipendenti del gruppo Pd sono stati tutti minacciati e intimiditi, nonostante abbiano massima disponibilità al dialogo”. ”Una donna dializzata che lavora per la società Milano 90, presente al momento dell’aggressione, è in ospedale perché colpita con un estintore”, ha detto D’Ausilio.

Per il gruppo Pd del Campidoglio si è trattato di ‘‘un attacco squadrista e violento, collegato alla nostra presa di posizione” di lunedì ”contro l’escalation delle occupazioni”.

Le persone ”si sono qualificate come ‘neet precari incazzati’ – si legge in una nota di Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio – Questi squadristi hanno minacciato e aggredito i lavoratori del Gruppo, ferito due dipendenti (a una di esse gravemente malata hanno spruzzato un estintore in faccia, ora è in ospedale), alla nostra compagna Annamaria Cesaretti, anche lei minacciata, è stato brandito un oggetto contundente in prossimità del volto”.

Dopo il blitz oltre cinquanta attivisti gravitanti negli ambienti dell’antagonismo di sinistra sono stati bloccati dalla polizia e identificati. Tra i fermati figurano numerose persone note per l’attivismo nell’ambito degli ambienti dei gruppi Lotta per la Casa, alcuni dei quali già identificati nel corso delle operazioni di sgombero di lunedì, e ai Collettivi studenteschi.

Nella loro versione dei fatti, i ‘Movimenti per il diritto all’abitare contro la precarietà e l’austerity’ parlano di ”tensioni” che ”non hanno comunque dato luogo ad alcuna violenza nei confronti delle persone che si trovavano negli uffici che sono stati occupati”. I movimenti, spiegano, ”sono entrati nella sede dei gruppi consiliari del Comune in via delle Vergini con l’obiettivo di tenere una conferenza stampa sugli sgomberi avvenuti nella giornata” di lunedì. ”L’iniziativa si era decisa per denunciare la gestione repressiva delle forze dell’ordine che oltre a mettere uomini e donne per la strada aveva avuto caratteristiche coercitive forti, soprattutto nei confronti degli studenti e delle studentesse”.

”L’atteggiamento del gruppo Pd che ha deciso di barricarsi all’interno delle proprie stanze non ha sicuramente favorito la già difficile interlocuzione – spiegano i Movimenti per il diritto all’abitare – Un modo di agire che non ha tenuto conto della rabbia accumulata nella giornata” di lunedì ”e della mediazione messa in campo dagli uscieri in servizio a via delle Vergini”.

Ferma condanna per l’aggressione è arrivata dalle forze politiche e dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha espresso ”solidarietà ai consiglieri e a tutti i lavoratori dei gruppi di via delle Vergini. Trovare una soluzione al problema del diritto all’abitare resta un punto primario di questa amministrazione, occorre farlo però attraverso il dialogo e il confronto”. ”Quanto è accaduto negli uffici di via delle Vergini – ha rimarcato il sindaco – è inaccettabile e pericoloso, un gesto che il Campidoglio condanna e respinge con fermezza”.

“Spero che ci siano punizioni severissime” ha affermato Marino, spiegando di aver contattato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il prefetto della Capitale, Giuseppe Pecoraro. ”Ho chiamato Alfano per riferire quanto accaduto anche in vista del corteo di sabato”, ha fatto sapere il sindaco. Marino, stando a quanto comunicato da Lionello Cosentino, segretario romano del Pd, ha anche ”chiamato il premier Matteo Renzi per informarlo sull’accaduto”. adnkronos

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