La bufala della donna lasciata abortire in bagno dagli obiettori di coscienza

aborto13 mar – La coppia che aveva denunciato di essere stata abbandonata ad abortire in un bagno dell’ospedale Sandro Pertini di Roma è stata “seguita da due medici non obiettori”, e l’espulsione del feto sarebbe avvenuta “nella stanza di degenza”.

Lo rende noto la Asl Roma B in merito alla denuncia di una donna che ha raccontato di essere stata lasciata da sola perché tutti i medici erano obiettori di coscienza.Intanto anche il ministro della Salute Lorenzin ha chiesto approfondimenti su questa vicenda. –

La donna aveva dichiarato di essere stata costretta ad abortire da sola in un bagno all’ospedale Sandro Pertini di Roma perché tutti i ginecologi presenti erano obiettori. Protagonista  è Valentina, una romana. Ma l’ospedale smentisce: la coppia è stata «seguita da due medici non obiettori», e l’espulsione del feto sarebbe avvenuta «nella stanza di degenza», rende noto la Asl Roma B.

La versione della coppia. La vicenda di Valentina e Fabrizio, il suo compagno, è stata denunciata dall’Associazione Coscioni durante una conferenza stampa. La coppia romana ha scoperto nel 2010 che la bimba che attendeva era affetta da una grave malattia genetica, di cui la madre era portatrice, per cui non c’è una prognosi di sopravvivenza, e ha deciso quindi di interrompere la gravidanza al quinto mese. «Riesco, dopo vari tentativi, ad avere da una ginecologa dell’ospedale Sandro Pertini un foglio di ricovero, perché soltanto lei non era obiettore – ha raccontato la donna -. Entro in ospedale e inizio la terapia per indurre il parto. Dopo 15 ore di dolori lancinanti, vomito e svenimenti partorisco dentro il bagno dell’ospedale con il solo aiuto di mio marito. Nessuno ci ha assistito nemmeno dopo aver chiesto aiuto più volte.

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