Picchiava e minacciava bimbo di 6 anni, baby sitter ucraina a processo

bimbo7  febbraio 2014 – Maltrattò e picchiò il bambino di sei anni a cui doveva badare come baby sitter, e derubò anche i genitori. Inquietante vicenda approdata in tribunale a Sondrio. Una donna ucraina di 49 anni residente a Chiavenna è stata rinviata a giudizio con le accuse di maltrattamenti, lesioni e furto.

La 49enne nell’ottobre del 2010 fu assunta da una famiglia chiavennasca come babysitter per badare al figlioletto di appena sei anni. Da subito, però, iniziò a maltrattare il piccolo, a percuoterlo e minacciarlo reiteratamente, provocandogli sofferenze anche morali. In particolare, secondo l’accusa la straniere lo avrebbe graffiato e afferrato al collo con le mani, ma lo avrebbe anche picchiato sulla schiena con il manico di una scopa, spingendolo contro le porte, tanto da provocargli ematomi ed echimosi. Non solo. In più occasioni lo avrebbe chiuso fuori in balcone, senza contare le terribili minacce, anche brandendo un coltello, soprattutto se si pensa che erano rivolte ad un bimbo così piccolo. “Se racconti ai tuoi genitori cosa ti ho fatto ti uccido il coniglietto, oppure uccido tua mamma e tuo papà”.

Un vero incubo quello subito dal piccolo durato circa un mese, fino a fine novembre del 2010, quando i genitori si accorsero di quello che accadeva tra le mura di casa e denunciarono la baby sitter. La straniera dovrà rispondere delle pesanti accuse il prossimo 12 giugno, ed è accusata anche di furto per aver rubato dalla casa dei suoi datori di lavoro un orecchino in oro bianco con perla, sei cuscini e tre coltelli. il giorno

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