Gli Usa aprono le porte delle banche agli “imprenditori della marijuana”

narco24 genn – Continua il dibattito sulla marijuana negli Stati Uniti. Ieri anche il segretario alla Giustizia, Eric Holder, è intervenuto sull’argomento, a pochi giorni dalla storica dichiarazione del presidente Barack Obama: in un’intervista al New Yorker aveva detto che la cannabis non è peggio dell’alcol. Holder ha invece fatto un passo in avanti dal punto di vista pratico, sostenendo che il business legale della sostanza deve aver accesso al sistema bancario e che il governo a breve regolamenterà il settore.

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La dichiarazione – come ricorda il New York Times – non darà da subito il via libera ai depositi e all’utilizzo di altri servizi bancari ai produttori e ai venditori di cannabis legale, ma di certo chiederà ai giudici di non aprire casi che coinvolgono imprenditori della marijuana che usano banche.

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Questo perché negli Stati Uniti – nonostante il Colorado e lo stato di Washington abbiano legalizzato l’uso ricreativo e altri 20 stati accettino la cannabis terapeutica – coloro che lavorano nel settore non possono avere accesso agli istituti di credito. Gli imprenditori della canna infatti trovano la porta sbarrata sia per accedere a un prestito (e quindi aprire un nuovo business) che per avere un conto corrente o una carta di credito.

“Non è una cosa buona lasciare una grande quantità di denaro in questi posti. Loro vogliono poter usare il sistema bancario”, ha detto Holder parlando al Miller Center della University of Virginia. Il segretario alla Giustizia ha ricordato come i padroni di negozi legali debbano conservare tutti i loro guadagni (liquidi) in luoghi non sicuri, rischiando rapine e furti. E ancora gli imprenditori del settore sono costretti a pagare in contanti i loro dipendenti oppure le bollette delle utenze. tmnews

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