L’euro è ormai uno scarafaggio con le zampe all’aria, Draghi cerca di rivoltarlo

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9 gen – La Bce monitora attentamente ”gli sviluppi del mercato monetario” lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, spiegando che, ove si manifestassero situazione di tensioni dal lato della liquidita’ ”saranno prese le misure necessarie, pronti a usare tutti gli strumenti disponibili’‘.

Le banche europee in vista dell’esame della Bce sui loro attivi bancari (Aqr, Asset quality review) potrebbero accellerare, ”nel breve termine il deleveraging (riduzioni della dimensione dei bilanci)”

Nel 4* trimestre avvio debole per l’economia dell’eurozona è stato determinato dalla frenata delle produzione industriale, ma i sondaggi anticipatore del ciclo mostrano ”che la ripresa e’ proseguita”. Dove? Non si sa!

Le attese per l’inflazione nel medio termine sono “fermamente ancorate”, ma è possibile “un periodo prolungato di bassa inflazione”. È la previsione del presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Da parte sua, la Bce manterrà una politica monetaria accomodante “finché necessario”. Le prospettive per l’inflazione, aggiunge Draghi, “sono peggiorate”. Non a caso oggi l’Eurotower ha lasciato invariati i tassi di interesse di riferimento allo 0,25%, cioè al minimo storico.

“Pronti ad agire con determinazione”
Mario Draghi ha sottolineato che la Bce segue da vicino l’andamento dei tassi di mercato ed è pronta “a prendere altre iniziative con determinazione” per mantenere sufficiente liquidità nell’Eurozona. I tassi dovrebbero quindi restare “ai livelli attuali, se non piu’ bassi, per un periodo di tempo esteso”. I tassi di inflazione resteranno ai bassi livelli attuali anche nei prossimi mesi e l’Eurozona va incontro probabilmente a “un periodo prolungato di bassa inflazione”.

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