Milano, Kabobo cerca di strangolare il compagno di cella: “Sento le voci”

KABOBO

13 NOV – Adam Kabobo, il ghanese che lo scorso 11 maggio ha ucciso a colpi di piccone tre passanti a Milano, ha cercato di strangolare il suo compagno di cella nel carcere di San Vittore. E’ successo alcuni giorni fa e, da quanto si è saputo, Kabobo, così come per gli altri omicidi, ha detto di aver sentito delle “voci” che gli chiedevano di uccidere il detenuto.

A salvare il compagno di cella di Kabobo è stato l’immediato intervento della polizia penitenziaria, che ha fatto sì che il malcapitato se la cavasse con un grande spavento e qualche ferita lieve.

“Noi non siamo stati informati da alcuno di quanto è accaduto” ha spiegato l’avvocato Benedetto Ciccarone, che difende il ghanese assieme al legale Francesca Colasuonno. Il difensore ha chiarito che è andato a trovare in carcere Kabobo alcuni giorni fa e che gli aveva raccontato che stava condividendo la cella con un altro detenuto.

Per l’avvocato Ciccarone “è una cosa molto strana e grave” che un detenuto come Kabobo, “con seri problemi psichiatrici e che sta seguendo delle terapie, venga messo nella stessa cella con un’altra persona”. Dopo l’aggressione, da quanto si è saputo, il ghanese è stato trasferito in isolamento, sorvegliato a vista, e continua a seguire le terapie psichiatriche. Una perizia psichiatrica, disposta dal gup di Milano Andrea Ghinetti, aveva stabilito nelle scorse settimane che Kabobo al momento del triplice omicidio aveva una “capacità di intendere” che era “grandemente scemata ma non totalmente assente”.

In più la sua “capacità di volere” era “sufficientemente conservata”. Da qui la richiesta di giudizio immediato del pm di Milano Isidoro Palma, accolta dal giudice che ha fissato il processo per il prossimo 28 gennaio davanti alla Corte d’Assise. La difesa, però, presentera’ istanza di rito abbreviato e quindi toccherà a un gup decidere.

tgcom24

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

4 thoughts on “Milano, Kabobo cerca di strangolare il compagno di cella: “Sento le voci”

  1. Sono pienamente d’accordo con tutti voi, aggiungerei che se fosse per me ci metterei anche il suo avvocato dentro compreso tutte le associazioni che difendono questa gente per scopi che conosciamo.

  2. Secondo me questo le uniche voci che sente sono quelli che gli hanno detto di fingersi matto!!!

Comments are closed.