Agricoltura: la UE apre le frontiere alle patate libanesi

L’Italia ha speso 400mila euro per l’adeguamento degli standard di qualita’ delle patate libanesi

patate6 OTT – La Ue riapre le proprie frontiere all’importazione delle patate dal Libano, grazie anche a iniziative della Cooperazione italiana per portare all’altezza degli standard europei la qualita’ del prodotto. Bruxelles ha deciso una deroga di due anni alle disposizioni di una direttiva della Commissione Europea che aveva sancito il divieto delle importazioni a causa dell’assenza in Libano di condizioni sanitarie in linea con quanto stabilito dalle norme comunitarie. Il Libano potra’ cosi’ esportare in due anni una quota di 50 mila tonnellate di patate, come indicato nell’Accordo d’Associazione UE-Libano, firmato nel 2002 e ratificato dalle autorita’ libanesi nel 2006.

L’annuncio e’ stato fatto in una conferenza stampa del ministro dell’Agricoltura libanese, Hussein Hajj Hassan, alla presenza del capo della delegazione Ue in Libano, Angelina Eichhorst, e dell’ambasciatore italiano, Giuseppe Morabito.

Il ministro Hassan ha sottolineato che la ripresa delle esportazioni libanesi e’ frutto anche dell’impegno della Cooperazione Italiana, che riveste un ruolo di primo piano per lo sviluppo del settore agricolo in Libano. Tra i progetti realizzati negli ultimi anni, proprio quello per l’adeguamento degli standard di qualita’ delle patate, per un ammontare di 400 mila euro, realizzato da CHIEAM IAM – Bari . L’ambasciatore Morabito ha affermato che l’apertura del mercato comunitario costituisce per il settore agricolo libanese uno sbocco alternativo a quei Paesi della regione tradizionali importatori di prodotti libanesi che sono piu’ difficilmente raggiungibili via terra a causa della crisi siriana. (ANSAmed).

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