Jesolo: Pala Arrex gratuito agli islamici e a pagamento per i cattolici

jesolo13 sett – (nuovavenezia)  JESOLO. Pala Arrex gratuito ai musulmani ma a pagamento per i cattolici dell’associazione “In Cammino per Maria”, è polemica a Jesolo dove rischia di scatenarsi l’ennesima “guerra di religione”. Da una parte, i festeggiamenti per la fine del Ramadan, digiuno rituale musulmano nel mese di agosto, per il quale le sale sono state concesse gratuitamente a circa 500 fedeli non senza scontri, annunciando che presto il Comune potrebbe farlo ancora, con cadenza settimanale, e anche per altre religioni.

L’associazione “In Cammino Per Maria”, che riunisce per il terzo anno consecutivo i fedeli della Madonna di Medjugorje, il primo anno apparsa e fotografata sui cieli di Jesolo, dovrà pagare invece 1.200 euro per il raduno da circa 5.000 persone programmato il 27 ottobre. «A questo punto chiediamo di non pagare», dicono i responsabili jesolani dell’associazione, «o di avere un consistente sconto. Con le offerte raccolte noi aiutiamo 40 famiglie di Jesolo, paghiamo loro le bollette, aiutiamo a pagare gli affitti o l’acquisto di alimenti. Vera beneficenza, non diamo soldi, ma siamo vicini alle famiglie nelle loro spese».

Daniele Bison, dal Consiglio comunale, è stato quello che ha sollevato pubblicamente il caso chiedendo al sindaco di non far pagare l’associazione dei cattolici di Jesolo.

Contro di lui si scaglia adesso il Sel di Salvatore Esposito che ha fortemente appoggiato i musulmani nella richiesta delle sale. «Siamo in piena sintonia con il consigliere comunale Daniele Bison», dice ironicamente Esposito, «nessuna differenza di trattamento tra i fedeli della Madonna di Medjugorje e i fedeli islamici deve poter sollevare il seppur minimo dubbio di trattamento di favore verso una delle due religioni. Solo una delle due soluzioni sarà quindi praticabile. O anche i fedeli della Madonna verranno ospitati gratuitamente nello stesso sottoscala del prestigioso Pala Arrex, in un numero non superiore alle seicento persone e senza vendere oggettistica di qualsivoglia tipo, anche se a fine di beneficenza, o anche gli islamici potranno usufruire della grande sala adatta alle manifestazioni, invitando anche i fedeli delle città vicine, fino a raggiungere il numero di 4.000 presenze dando vita anche a un mercatino con cui sovvenzionare il pagamento dei mille euro che sono stati richiesti alla prima congregazione religiosa. A Daniele Bison lasciamo quindi la scelta di una delle due opzioni».

Il guanto di sfida è lanciato, per una polemica destinata a infiammare la fine della stagione turistica jesolana.

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