Ticino: il 58% dei reati commesso da stranieri. E non possono essere mandati via

crim17 lug – Il Consiglio di Stato conferma: la maggior parte dei crimini commessa da stranieri. Ma, a causa delle Leggi Federali, la polizia ha le mani legate.

Il 58% dei reati commessi in Ticino sono ad opera di stranieri. Senza contare i naturalizzati… La conferma arriva dal Consiglio di Stato, che ha risposto a un’interrogazione di Michele Guerra, il quale chiedeva dati precisi in merito ai tanti episodi di criminalità che si stanno registrando in Ticino.

Fa discutere la situazione degli asilanti che, pur essendo lo 0,26% della popolazione, riescono a commettere il 5% dei reati. Il Governo rileva pure che oltre il 60% dei reati sessuali in Ticino sono commessi da stranieri. Tra l’altro la tipologia di reati è molto diversa tra i residenti e gli stranieri: in particolare, questi ultimi sono stati autori principalmente di furti, rapine, spaccio di droga e reati contro la pubblica autorità e la libertà personale.

Il Consiglio di Stato ha confermato a Michele Guerra che, nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine e la coscienza che molti stranieri, soprattutto asilanti, siano particolarmente molesti, le leggi federali impediscono pene detentive per crimini come borseggi e atti di vandalismo, lasciando così in libertà personaggi che possono continuare a perpetrare i loro reati.

E per questo (da notare che la risposta all’interrogazione è firmata dal kompagno Manuele Bertoli) si sta valutando la creazione di centri per asilanti renitenti che possano dare un maggiore controllo per una situazione che sta diventando insopportabile per i cittadini.  mattinonline.ch

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