163 immigrati salvati al largo di Siracusa, 22 donne e 12 bimbi

sbarchi22 giu. – Inarrestabile il flusso di migranti verso le coste siciliane. Guardia Costiera e Fiamme gialle hanno tratto in salvo 163 persone stipate su un barcone in legno di circa 10 metri, al largo del siracusano. A localizzare il natante, a sud di Pozzallo, e’ stata la Centrale operativa di Roma, avvisata telefonicamente della richiesta di aiuto.

Dopo aver raggiunto l’unita’, la nave Cigala Fulgosi della Marina militare, una motovedetta della Guardia Costiera e un mezzo navale della Guardia di Finanza, hanno provveduto al trasbordo di tutti gli occupanti, tra i quali 22 donne e 12 bambini, per il successivo trasferimento nel porto di Siracusa.
Secondo quanto ricostruito dai soccorritori e’ stata una vera e propria corsa contro il tempo l’ultimo salvataggio al largo delle coste siracusane. Il barcone, intercettato a 60 miglia a sud est di Capo Murro di Porco, infatti, era alla deriva e stava imbarcando l’acqua e, considerato pure l’alto numero di migranti a bordo, era concreto il rischio di affondamento. In gran parte eritrei gli stranieri condotti all’alba sulla banchina del Porto Grande, a Siracusa. Tra le 22 donne, una e’ incinta. Tutti sarebbero in buone condizioni di salute.

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

2 thoughts on “163 immigrati salvati al largo di Siracusa, 22 donne e 12 bimbi

  1. Sanno benissimo quello che fanno quando si mettono in mare.Ma lo fanno apposta di restare senza benzina e tirarsi addosso qualche secchio d’acqua, e noi così impirlati da correre, o poverini , e quelle donne incinta e i bambini,. Ne dosano un po su ogni barcone proprio per sollecitare pietismo e aiuto. Mentre gli scafisti accumulano ricchezze. Bisognerebbe sequestrare le barche nei porti libici o tunisini

  2. Ok mi sembra giusto evitar loro di naufragare ne affogare , sono convinta sia giusto soccorrerli ma poi cavoli, si devono rimandare indietro
    non possiamo permettercene altri

Comments are closed.