Forti afflussi di capitali verso la Cina, riserve a 3,4 trilioni dollari

cina-bank11 apr – La Cina torna a registrare forti afflussi di capitali. Nel primo trimestre le riserve in valuta estera sono aumentate di 130 miliardi di dollari a 3.400 miliardi di dollari – valore grossomodo equivalente alla dimensione dell’economia tedesca – mettendo a segno il maggior incremento trimestrale dal secondo quarto del 2011.

L’aumento delle riserve – rileva il Financial Times – segna un capovolgimento di tendenza rispetto al 2012 quando i capitali uscivano dalla Cina e ha indubbiamente aiutato, secondo il governo di Pechino, ad alimentare una rapida crescita del credito: i nuovi finanziamenti all’economia sono cresciuti a 6.200 miliardi di yuan (1.000 miliardi di dollari) con un incremento del 58% rispetto ai primi tre mesi del 2012.

Lo scorso 9 aprile Fitch aveva parzialmente declassato il rating sulla Cina avvertendo che “i rischi sulla stabilità finanziaria del paese sono aumentati”. Con un comunicato, l’agenzia aveva precisato di aver abbassato da AA- a A+ il rating assegnato ai titoli di Stato cinesi a lungo termine in valuta nazionale, mentre il rating sulle emissioni in valuta estera è stato mantenuto a ‘A+’. La principale giustificazione del declassamento è nel continuo lievitare del credito bancario, che dal 2009 in Cina ha sempre segnato tassi di incremento nettamente superiori a quelli generali del Pil.

Secondo Fitch la mole del credito accumulato dalle banche verso il settore privato aveva raggiunto l’equivalente del 135,7 per cento del Pil a fine 2012, il terzo livello più elevato tra i paesi emergenti seguiti dall’agenzia.
La conferma del rating sulle emissioni in valuta estera riflette invece proprio le immense riserve valutarie detenute dal Dragone, di gran lunga le più elevate al mondo. tmnews

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