19 mar – Si proceda nei confronti di Beppe Grillo per il reato di diffamazione. E’ questa in sostanza la richiesta che la comunità tunisina di Roma farà alla Procura di Roma, come annuncia l’avvocato Cherubino Scala. Il motivo, come si legge in una nota diffusa dal Centro socio-culturale tunisino a Roma, è legato a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal leader del Movimento 5 stelle rispetto all`”invito” a Silvio Berlusconi di “scappare in Tunisia…” perché l’ex premier “ha paura di fare la fine di Craxi… in fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby”.
BEPPE GRILLO E RUBY – Insomma “presupposti di tali affermazioni – si afferma nel comunicato – è il postulato a carico della signora Ruby, che peraltro non è di nazionalità tunisina, di un giudizio etico negativo, anticipando qualsiasi accertamento di natura giudiziale, pregiudizio negativo che viene poi traslato ed esteso alla generalità della donne tunisine”. Per il centro l”errata attribuzione di questi comportamenti alla generalitàdelle donne tunisine, posta da Grillo, lede gravemente l`immagine e la dignità dell`intero popolo tunisino”.
I CONSOLATI – In particolare i cittadini tunisini “presenti in Italia hanno subito una grave ferita dalle dichiarazioni e numerosi – si spiega nella nota – si sono rivolti alle rappresentanze consolari e al centro culturale tunisino a Roma al fine di essere tutelati”. Il Centro si riserva, quindi, “ogni azione legale nei confronti di tutti coloro i quali abbiano inteso addebitare alle donne tunisine comportamenti contrari alla cultura, alla civiltà ed alla religione del popolo tunisino”. (TMNEWS)