8 mar. (TMNews) – Pugno di ferro delle autorità indonesiane contro le coppie non sposate conviventi e gli adulteri. La riforma del codice penale, allo studio del ministero della Giustizia, prevede tra l’altro di aumentare la pena massima per l’adulterio, ritenuta “troppo lieve” dal ministero, da 9 a 30 mesi di prigione, mentre le coppie conviventi fuori dal matrimonio rischiano fino a cinque anni.
“Se le coppie vivono in una casa e non sono sposate, vanno sanzionate”, ha affermato Khatibul Umau Wiranu, membro della commissione incaricata della riforma. “Secondo me, l’adulterio è la radice di molti problemi sociali”, ha aggiunto.
Secondo gli attivisti, elementi della bozza di 500 pagine sono motivati politicamente e puntano a incassare i voti degli elettori conservatori in vista delle elezioni legislative in programma l’anno prossimo.
“Lo abbiamo già visto quando il parlamento ha approvato la legge anti-pornografia per imbonire i conservatori in vista delle ultime elezioni”, ha spiegato l’attivista di Kontras Haris Azhar.
In Indonesia le convivenze fuori dal matrimonio sono generalmente viste con disapprovazione, ha aggiunto Azhar, anche se i casi di convivenza stanno diventando più frequenti. “Se ci sono preoccupazioni morali, dovrebbero rivolgersi in modo maturo e pacifico alla comunità, non con le leggi”, ha spiegato Azhar, denunciando che arrestare gli indonesiani per questi comportamenti è esagerato.
Nella bozza c’è anche un articolo che vieta la “magia nera” che causa morte o sofferenza, con una pena prevista di cinque anni di prigione. La “magia bianca”, invece, rimane legale.
E’ da tempo che il parlamento promette di aggiornare il codice penale indonesiano, creato nel 1918 in base alla legge olandese e modificato l’ultima volta nel 1958.
