1 marzo – Tremila euro, o forse qualcosa in meno. Devo ancora informarmi sulle “tariffe” di mercato». Dopo una vita trascorsa ad imbiancare case e uffici, Luciano   conosce bene i prezzi di intonaci e stucchi, ma il «listino» che riporta il valore commerciale degli organi umani non sa proprio dove andarlo a cercare. «Non so quanto possa valere il mio rene, ma lo metto in vendita a circa tremila euro perchè questa è la cifra che mi serve per saldare i miei debiti – spiega il cinquantaduenne residente a Villanova d’Asti  ma originario di Saluzzo -. Oramai sono disoccupato da oltre tre anni e tiro avanti con qualche lavoretto saltuario che di certo non mi permette di fare una vita dignitosa».
Trasferitosi nell’Astigiano dopo un piccolo appalto vinto nel comune di Villafranca, Luciano e la sua compagna hanno trovato casa («a buon prezzo, l’affitto è di 120 euro al mese») a Villanova. Nonostante il canone relativamente basso «sono 14 mesi che non paghiamo quanto dobbiamo al padrone di casa. Mi dispiace e mi vergogno molto di questo, ma non so dove prendere i soldi». «Quando e se riuscirò a vendere il rene – assicura – pagherò tutti gli arretrati al proprietario dell’appartamento. Ho deciso consapevolmente di fare questo tentativo, non per impietosire nessuno, ma per necessitĂ . Non voglio l’elemosina di nessuno, sia chiaro». Il sindaco del paese Christian Giordano  si dice «amareggiato e un po’ stupito da questa decisione, perchè il signor Luciano non è mai venuto da noi a chiedere un aiuto». (lastampa)
