Siria, UE: si discute stop all’embargo di armi per aiutare i ribelli

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30 genn – L’Unione europea sta valutando una possibile revisione dell’embargo sulle armi destinate alla Siria nell’ottica di andare in aiuto dell’opposizione, come chiesto da Francia e Gran Bretagna. Il tema – a quanto si e’ appreso – sara’ discusso dal Consiglio dei ministri degli Esteri Ue, domani a Bruxelles, ma una decisione non arrivera’ prima di meta’ febbraio.

“Se non facciamo nulla – ha osservato una fonte Ue – a fine febbraio terminano tutte le sanzioni, quindi e’ questo il primo punto su cui gli Stati membri devono decidere”. C’e’ poi la questione specifica dell’embargo sulle armi, su cui Paesi come Francia e Gran Bretagna chiedono un ripensamento. “L’opposizione siriana non cessa di dire che si trova in una situazione di squilibrio – riferiscono le stesse fonti – e le consegne non gli consentono di rispondere agli attacchi delle forze regolari del regime. Questo e’ quanto affermano anche questi due Paesi, che chiedono la levata dell’embargo, ma con tutte le garanzie necessarie”.

Nel caso in cui l’embargo degli europei venga soppresso scatta il problema della fattibilita’ di possibili distinzioni fra i destinatari delle armi, oppure in base a criteri geografici o di caratteristiche delle armi, letali o meno. “Domani non ci aspettiamo nessuna decisione – riferiscono fonti comunitarie – perche’ la discussione sta procedendo ancora su questione tecniche, a livello di gruppi di lavoro”. Una posizione comune secondo un alto funzionario comunitario “prendera’ del tempo e ci sono ancora diversi punti di vista fra gli Stati membri”, che discuteranno ancora del dossier al prossimo vertice del 7 e 8 febbraio e al Consiglio esteri Ue del 18 febbraio. (ANSAmed)

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