24 genn – Quando Mario Monti parla di “miopia” in Europa si riferisce anche “alla risposta alla crisi”: “Non siamo riusciti – spiega dal Forum di Davos – a riconoscere che la crisi aveva una componente sistemica, diventata di fiducia nelle capacita’ dell’Eurozona di risolvere i suoi problemi, e nella moneta unica”. “L’Italia stava facendo i suoi compiti in modo disperato ma con un barlume di speranza.
Se non c’e’ fede totale nel mercato e nella moneta unica – rileva il presidente del Consiglio dimissionario – non basta che ciascuno Stato membro faccia i suoi compiti perche’ esiste quella componente sistemica, fattore di rischio immanente nell’euro stesso, che si riflette in modo sproporzionato su chi, come l’Italia, fa politiche giuste ma sopporta il peso del debito dovuto alle errate politiche precedenti”.
Mario Monti parla anche del suo impegno diretto in politica quando garantisce che “l’Italia non guardera’ indietro” ma anche che per questo “occorrono azioni ed e’ per questo che ho scelto di fare una cosa che considero contro la mia natura e probabilmente anche contro il mio interesse personale, guidare una lista durante le prossime elezioni perche’ credo che ci sia bisogno di una nuova forma politica, oltre alle vecchie coalizioni tradizionali”. Di qui l’appello alle “forze piu’ dinamiche della societa’ di sostenere un programma di riforme”.