22 dic – Se il Natale 2012 vi sembrerà di magro, preparate il Veglione con la nuova imposta di bollo sugli investimenti. Il 31 dicembre l’erario fotograferà tutte le giacenze – conti correnti bancari e postali, libretti, polizze vita, fondi comuni e derivati – e applicherà l’1 per mille, destinata a rincarare dal 2013, quando le persone fisiche pagheranno l’1,5 per mille senza limiti. Fanno 1.500 euro per ogni milione.
Una misura dai connotati regressivi e che diversi operatori giudicano iniqua, per errori dei “tecnici” del governo e le efficaci pressioni della lobby bancario-assicurativa. Il rischio è che a pagare di più sia la gente normale, e non “i professionisti della speculazione e dell’elusione”, come li chiama il senatore dell’Idv Elio Lannutti, che aveva promesso battaglia.
Risparmiati dalla tassazione i conti correnti base, aperti per legge a chi ha un reddito fino a 7.500 euro annui, e a quelli con meno di 5 mila euro, circa la metà dei circa 23 milioni di conti bancari o postali, mentre su tutti gli altri conti correnti sarà applicato un prelievo minimo, che passerà , già alla fine del 2012, dai 22,8 ai 34,2 euro.
Tutti gli altri investimenti finanziari subiranno la tassazione senza sconti: dal 1 gennaio 2013, per esempio, l’imposta di bollo sui titoli sale allo 0,15%, arrivando all’1,5 per mille, senza più il tetto a 4.500 euro, che resta solo per le società giuridiche.
